Papa Francesco prega per le vittime di Ebola e ringrazia chi cura i malati

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“L’opera di conversione e di evangelizzazione non è facile, ma dà frutti preziosi per la Chiesa e per il mondo.” Il Papa ha ricevuto in Vaticano i vescovi del Ghana in visita ad Limina ed ha voluto rivolgere un pensiero particolare per l’impegno della Chiesa in Africa anche in campo sanitario. “Dalla vitalità spirituale di tutti i fedeli- dice il Papa- scaturiscono le numerose attività caritative, mediche ed educative della Chiesa, nonché le sue opere di giustizia e di uguaglianza. I diversi servizi, svolti nel nome di Dio, specialmente a favore dei poveri e dei deboli, sono una responsabilità dell’intera Chiesa locale, sotto la orante supervisione dei vescovi. Penso in modo particolare all’importanza dell’apostolato della salute della Chiesa, non solo in Ghana, ma in tutta l’Africa Occidentale, che attualmente sta soffrendo per l’epidemia di Ebola. Prego per il riposo dell’anima di tutti coloro che sono morti per questa epidemia, tra i quali anche sacerdoti, religiosi e religiose, nonché operatori sanitari che hanno contratto questa terribile malattia mentre si prendevano cura dei sofferenti. Che Dio rafforzi tutti gli operatori sanitari e ponga fine a questa tragedia!”

Nel testo del discorso il Papa ha voluto dare due indicazione ai vescovi del paese africano. Da una parte ha chiesto attenzione alla amministrazione dei beni materiali, e poi ha aggiunto: “ la povertà materiale può essere un’occasione per attirare maggiore attenzione sui bisogni spirituali della persona umana (cfr. Mt 5, 3), portando quindi a un più profondo affidamento al Signore, dal quale provengono tutte le cose buone. Mentre le vostre comunità giustamente compiono molti sforzi per alleviare gli estremi di povertà, anche la Chiesa è chiamata, a imitazione di Cristo, a lavorare con umiltà e onestà, usando i beni a sua disposizione per aprire le menti e i cuori alla ricchezza della misericordia e della grazia che scaturiscono dal cuore di Cristo.”

Il Papa, citando la Africae munus di Benedetto XVI ha ricordato che i vescovi e i sacerdoti devono « prendersi cura della formazione umana, intellettuale, dottrinale, morale, spirituale e pastorale dei catechisti» (Africae munus, n. 126).

Infine un richiamo al dialogo: “ Siate vicini agli altri leader cristiani e ai capi di altre comunità religiose. La cooperazione ecumenica e interreligiosa, quando viene svolta con rispetto e cuore aperto, contribuisce all’armonia sociale del vostro Paese e consente la crescita nella comprensione della dignità di ogni persona e una maggiore esperienza della vostra comune umanità. Per fortuna al Ghana sono state risparmiate tante delle divisioni tribali, etniche e religiose che hanno colpito troppe altre parti dell’Africa, un continente la cui promessa, in parte a causa di queste divisioni, deve ancora compiersi. Prego perché siate promotori sempre più grandi di unità e leader al servizio del dialogo!”

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