Benedetto XVI pellegrino con l’uomo e con l’Europa

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Benedetto XVI è pellegrino a Santiago de Compostela, è pellegrino alla Sagrada Familia, è pellegrino con l’uomo e con l’Europa che dimenticando Dio dimentica se stessa.  Come Giovanni Paolo II nel 1982 proprio da Compostela gridò all’ Europa di ritrovare le sua radici, così oggi Benedetto XVI scuote i cristiani di Spagna, d’Europa e del mondo intero, perché non ci sia una divisione tra ciò che umano e ciò che è cristiano. Così nella sosta a Compostela il papa dichiara necessario che il nome di Dio torni a risuonare sotto il cielo d’ Europa. Così alla Sagrada Familia  Benedetto vede, come Gaudì, la sintesi del libro della natura, del  libro della Scrittura,del  libro della liturgia. E così, fedele al comandamento dell’Amore, la sua ultima tappa a Barcellona è la visita ad un istituto di assistenza per bambini e ragazzi problematici.  La famiglia che in Spagna è ferita dalla legge civile. Cammini, quelli che in Europa portavano e portano a Compostela, percorsi da uomini di culture e pensieri diversi unita da un solo linguaggio, quello della fede.

La Chiesa che oggi il papa incontra in Spagna è segnata dagli ultimi cinquanta anni. Dal Concilio, dalla transizione politica, dalla unità europea, dalla post modernità, dalla globalizzazione. Una società che si è trasformata a ritmi vertiginosi e che può trovare nella Chiesa il solo modo di riconoscere le proprie origini culturali. E la Chiesa spagnola accetta la sfida di una nuova forma di evangelizzazione, non più tramite la famiglia, la parrocchia, ma tramite la comunità. Dalla istituzionalità si deve passare alla personalizzazione. E per farlo occorrono cristiani convinti che la società debba aprirsi a Dio, che la fede non si vive relegata nell’intimità o nella penombra. La gloria di Dio è l’Amore che segna il cammino. La croce è la nostra stella polare nella notte del tempo. E la Croce di Cristo è il simbolo più alto dell’Amore, quello che l’uomo pellegrino nella storia cerca dentro se stesso e trova in Dio. E di questo Amore la Chiesa è testimone, l’abbraccio di Dio all’uomo è la Chiesa.

Benedetto XVI è pellegrino a Santiago de Compostela, è pellegrino alla Sagrada Familia, è pellegrino con l’uomo e con l’Europa che dimenticando Dio dimentica se stessa.  Come Giovanni Paolo II nel 1982 proprio da Compostela gridò all’ Europa di ritrovare le sua radici, così oggi Benedetto XVI scuote i cristiani di Spagna, d’Europa e del mondo intero, perché non ci sia una divisione tra ciò che umano e ciò che è cristiano. Così nella sosta a Compostela il papa dichiara necessario che il nome di Dio torni a risuonare sotto il cielo d’ Europa. Così alla Sagrada Familia  Benedetto vede, come Gaudì, la sintesi del libro della natura, del  libro della Scrittura,del  libro della liturgia. E così, fedele al comandamento dell’Amore, la sua ultima tappa a Barcellona è la visita ad un istituto di assistenza per bambini e ragazzi problematici.  La famiglia che in Spagna è ferita dalla legge civile. Cammini, quelli che in Europa portavano e portano a Compostela, percorsi da uomini di culture e pensieri diversi unita da un solo linguaggio, quello della fede.

La Chiesa che oggi il papa incontra in Spagna è segnata dagli ultimi cinquanta anni. Dal Concilio, dalla transizione politica, dalla unità europea, dalla post modernità, dalla globalizzazione. Una società che si è trasformata a ritmi vertiginosi e che può trovare nella Chiesa il solo modo di riconoscere le proprie origini culturali. E la Chiesa spagnola accetta la sfida di una nuova forma di evangelizzazione, non più tramite la famiglia, la parrocchia, ma tramite la comunità. Dalla istituzionalità si deve passare alla personalizzazione. E per farlo occorrono cristiani convinti che la società debba aprirsi a Dio, che la fede non si vive relegata nell’intimità o nella penombra. La gloria di Dio è l’Amore che segna il cammino. La croce è la nostra stella polare nella notte del tempo. E la Croce di Cristo è il simbolo più alto dell’Amore, quello che l’uomo pellegrino nella storia cerca dentro se stesso e trova in Dio. E di questo Amore la Chiesa è testimone, l’abbraccio di Dio all’uomo è la Chiesa.

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