A scuola anche per imparare a stare con gli altri

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Si riprende oggi l’anno scolastico 2014-2015, tra problemi burocratici, attese e speranze. Continua a crescere, anche nel nuovo anno scolastico, il numero di alunni non italiani, comunitari e non comunitari, provenienti da oltre 190 nazionalità diverse. Dai 425.000 dell’anno scolastico 2004-2005 si è assistito in 10 anni a più del raddoppio di studenti non italiani nelle nostre scuole, ormai arrivati al numero di 900.000. A motivo del crescente numero di studenti con cittadinanza non italiana che frequenta le scuole italiane, l’integrazione dei minori stranieri nella società italiana e, in particolare, nell’istituzione scolastica è uno dei temi, delle sfide educative aperte nel nostro Paese. Problematico è, l’abbandono scolastico, l’accoglienza nelle scuole da parte degli insegnanti e degli studenti, l’inserimento, per chi arriva ad anno scolastico iniziato, la valorizzazione dei contesti scolastici di partenza fino ad arrivare alla considerazione di un insegnamento interculturale, per riconoscere il valore che gli alunni stranieri portano nelle nostre scuole. Ad apertura delle scuole, mentre ci auguriamo la crescita di una educazione interculturale – di cui uno strumento nuovo è l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura, istituito dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – e l ’accompagnamento dei nuovi studenti nelle nostre scuole.

Questa reciproca comprensione tra insegnanti, studenti e nuovi studenti stranieri può diventare un motivo in più per costruire un ‘curriculum’ dove lo studio e le conoscenze sono più ricche e fruttuose nell’incontro e nel rispetto, nel dialogo interculturale. Come Migrantes dalle scuole di Vicenza a quelle di Lampedusa continueremo  e rafforzeremo i progetti interculturali in atto, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, consapevoli dell’importanza della sfida educativa interculturale nella scuola.

“Sono ormai decine i progetti e gli interventi che  nel corso dell’anno scolastico le Migrantes realizzano nei diversi ordini di scuole – spiega Mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes. Anche nell’ nuovo anno scolastico la Migrantes  sosterrà lo sviluppo di questi progetti, ritenendoli importanti per costruire un dialogo culturale che dalla scuola entri nella società”.

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