Il papa a Glasgow: il mondo ha bisogno di voci chiare

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Decine di migliaia di persone hanno accolto il papa all’arrivo a “Bellahouston Park”. Un pomeriggio di sole e preghiera con il canto e le bandiere scozzesi, irlandesi e vaticane che sventolavano. Benedetto XVI in papamobile ha girato per la vasta aerea verde dove anche Giovanni Paolo II celebrò la Santa Messa il 1° giugno 1982, come ha ricordato nella omelia. Una messa dedicata alla festa di San Ninian, con un tono ecumenico. Il papa ha ricordato l’esortazione di Giovanni Paolo II “a camminare mano nella mano con i vostri fratelli Cristiani” e incoraggiato i cattolici scozzesi a seguire quella strada.”Quest’anno, ha detto il papa, ricorre il 450° anniversario del “Reformation Parliament”, ma anche il centenario della Conferenza Missionaria Mondiale di Edimburgo, che è generalmente considerata come la nascita del movimento ecumenico moderno. Rendiamo grazie al Signore per la promessa che rappresenta l’intesa e la cooperazione ecumenica, in vista di una testimonianza concorde alla verità salvifica della parola di Dio nell’odierna società in rapido mutamento.”

Il papa ha poi ricordato la fondazione della Università medioevali da parte dei pontefici e la sfida educativa raccolta dalla Chiesa cattolica per una “educazione integrale ad un maggior numero di studenti, e ciò è stato di aiuto ai giovani non solo per il cammino di uno sviluppo umano e spirituale, ma anche per l’inserimento nelle professioni e nella vita pubblica.” La evangelizzazione della cultura è un modo per combattere la “dittatura del relativismo” che “minaccia di oscurare l’immutabile verità sulla natura dell’uomo, il suo destino e il suo bene ultimo.” Un tema caro al papa he ha proseguito: “ Vi sono oggi alcuni che cercano di escludere il credo religioso dalla sfera pubblica, di privatizzarlo o addirittura di presentarlo come una minaccia all’uguaglianza e alla libertà. Al contrario, la religione è in verità una garanzia di autentica libertà e rispetto, che ci porta a guardare ogni persona come un fratello od una sorella.” Il papa ha fatto appello ai laici e con un riferimento forse ad iniziative coma Catholic Voices, ha detto: “La società odierna necessita di voci chiare, che propongano il nostro diritto a vivere non in una giungla di libertà auto-distruttive ed arbitrarie, ma in una società che lavora per il vero benessere dei suoi cittadini, offrendo loro guida e protezione di fronte alle loro debolezze e fragilità.” Un appello poi ai vescovi, perché si prendano cura dei sacerdoti. Siate per loro padri e guide sul cammino della santità.E ai sacerdoti Benedetto ha ricordato: “Dedicate voi stessi a Dio solo, e diventerete per i giovani esempi luminosi di una vita santa, semplice e gioiosa: essi, a loro volta, desidereranno certamente unirsi a voi nel vostro assiduo servizio al popolo di Dio.”

E proprio per i giovani sono state le ultime parole della omelia del papa. “Vi sono molte tentazioni che dovete affrontare ogni giorno – droga, denaro, sesso, pornografia, alcool – che secondo il mondo vi daranno felicità, mentre in realtà si tratta di cose distruttive, che creano divisione. C’è una sola cosa che permane: l’amore personale di Gesù Cristo per ciascuno di voi. Cercatelo, conoscetelo ed amatelo, ed egli vi renderà liberi dalla schiavitù dell’esistenza seducente ma superficiale frequentemente proposta dalla società di oggi.” Ed ha concluso con un saluto in scozzese. La celebrazione si era aperta con i saluti dell’ arcivescovo di Glasgow Mario Conti, e la liturgia è stata animata da un grande coro, con il canone recitato in latino.

Al termine il papa si è trasferito all’aeroporto di Glasgow congedandosi informalmente dalle autorità locali alla volta dell’ aeroporto di Heathrow a Londra dove l’ arrivo è previsto per le 22.00. Il Papa è accolto dalle autorità locali. Non sono previsti discorsi né altre formalità. Subito dopo l’arrivo, il Santo Padre si trasferisce in macchina alla Nunziatura di Londra. La casa sede della Nunziatura apostolica nel Regno Unito, costruita alla fine del XIX secolo, conosciuta comunemente come “Greycourt” si trova a Wimbledon Parkside. La casa, nel 1988, è stata ufficialmente inclusa nel “Elenco legale degli edifici di particolare interesse architettonico o storico”. È stata acquistata dalla Santa Sede nel 1938. Sarà la residenza del papa durante tutta la permanenza nel Regno Unito.

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