Il papa a Cipro chiede ai popoli del Medio Oriente di rispettare i cristiani

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C’è entusiasmo a Cipro per la visita del papa: si legge sui giornali che molti hanno in mano all’ entrata del Palazzo dello sport di Nicosia che si chiama Libertà. ”Dovete innalzarvi oltre l’ideologia” titola il domenicale in inglese Sunday Mail , che nell’occhiello sottolinea come il Pontefice, nei suoi discorsi, abbia ”esortato i politici a ricercare la verita’ ”. E alal ricerca di questa verità attraverso il Corpo di Cristo per la cui solennità celebra la messa, il papa invita tutti i cattolici di Cipro. Ma non creando barriere tra fedi e persone. ” Ciascuno di noi che apparteniamo alla Chiesa, spiega nella omelia della messa celebrata in greco, inglese e latino su un altare che riproduce le mura delle antiche chiese, ha bisogno di uscire dal mondo chiuso della propria individualità.” E prosegue: ” abbattere le barriere tra noi e i nostri vicini è prima premessa per entrare nella vita divina a cui siamo chiamati.” Quello del papa non è certo un richiamo politico, o almeno non solo. BenedettoXVI a Cipro parla di unità dei cristiani come vera e fondamentale testimonianza . Una azione unificatrice che solo viene dallo Spirito Santo come nelle primitive comunità cristiane. Il loro amore, spiega Benedetto, non erra limitato verso i credenti. “Mai hanno considerato se stessi come esclusivi, privilegiati beneficiari del favore divino, ma come mesaggeri inviati a spargere la buona notizia della salvezza in Cristo fino ai confini della terra.”

Al termine della messa il momento più atteso del viaggio: la consegna dello Strumento di Lavoro per il Sinodo che si svolgerà in Vaticano dal 10 al 24 ottobre prossimo. Un gesto introdotto dal saluto del Segretario Generale del Sinodo, l’ arcivescovo Nicola Eterovic, e dalla riflessione del papa che si pare con il ricordo per il vescovo Luigi Padovese. È stato uno dei collaboratori per la stesura del documento e la sua morte ha colpito tutta la comunità cirstiana, dice Benedetto. “Il Medio Oriente ha un posto speciale nel cuore di tutti i cristiani, dal momento che fu proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede” spiega il papa e continua : “l’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi, convocata su vostra richiesta, tenterà di approfondire i legami di comunione fra i membri delle vostre Chiese locali, come pure la comunione di queste medesime Chiese tra di loro e con la Chiesa universale. Questa Assemblea desidera inoltre incoraggiarvi nella testimonianza della vostra fede in Cristo, che voi rendete nei Paesi dove questa fede è nata ed è cresciuta. E’ inoltre noto che alcuni fra voi soffrono grandi prove dovute alla situazione attuale della regione. L’Assemblea Speciale è un’occasione per i cristiani del resto del mondo di offrire un sostegno spirituale e una solidarietà per i loro fratelli e sorelle del Medio Oriente.

E’ un’occasione per porre in risalto il valore importante della presenza e della testimonianza cristiane nei Paesi della Bibbia, non solo per la comunità cristiana a livello mondiale, ma ugualmente per i vostri vicini e concittadini. Voi contribuite in innumerevoli modi al bene comune, per esempio attraverso l’educazione, la cura dei malati e l’assistenza sociale, e voi operate per la costruzione della società.

Voi desiderate vivere in pace ed in armonia con i vostri vicini ebrei e mussulmani. Spesso agite con artigiani della pace nel difficile processo di riconciliazione. Voi meritate la riconoscenza per il ruolo inestimabile che rivestite. E’ mia ferma speranza che i vostri diritti siano sempre più rispettati, compreso il diritto alla libertà di culto e la libertà religiosa, e che non soffriate giammai di discriminazioni di alcun tipo.”

Il testo dello Strumento di Lavoro, circa quaranta pagine che ripetono in molte parti i temi dei Lineamenta, è stato popi distribuito dal papa ai vescovi della regione che avevano concelebrato.

Un testo in cui si ricorda con insistenza la necessità di difendere la libertà di culto, di religione e i diritti delle minoranze cristiane che spesso devono affrontare delle vere e proprie persecuzioni. Il Papa prega per la pace in Medio Oriente affinchè “si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze”.

E la messa si è conclusa con un appello del papa per “uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue”. Il Papa prega che i lavori del Sinodo sul Medio Oriente che si terrà a ottobre “aiutino a volgere l`attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede”.

Nello Strumento di Lavoro per il Sinodo di ottobre che da oggi è pubblicato on line sul sito della Santa Sede, si ripercorre la storia delle comunità cattoliche del Medio Oriente e i loro rapporti con le comunità islamiche ed ebraiche, e i relativi condizionamenti politici.

Dal Papa ”un messaggio di amore e coraggio”, titola il quotidiano Simerini, sottolinea come, nel loro incontro, il Papa e l’arcivescovo Crisostomos II, abbiano espresso ”il comune desiderio per il prosieguo del processo di riunificazione delle due Chiese”, e pubblica la nota scritta di suo pugno dal Papa sul libro degli ospiti del palazzo presidenziale: ”Nell’occasione della mia visita a Cipro sono felice di invocare la benedizione di Dio per la pace e la felicita’ del presidente di Cipro e del suo popolo”. In un altro giornale adirittura si può leggere il piatto forte del menu’ del pranzo offerto al Papa in arcivescovado dal primate della Chiesa greco-ortodossa di Cipro: salmone con contorno di fagiolini.

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