Il papa alla celebrazione ecumenica a Cipro. “Ripristinare la piena unione visibile” dei cristiani

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E’ una celebrazione ecumenica la prima tappa del sedicesimo viaggio apostolico del papa, a Cipro. Nella terza isola del Mediterraneo, a maggioranza ortodossa, Benedetto XVI affronta subito il tema dell’unità, del dialogo ecumenico e delle radici cristiane d’Europa. Stola al collo con lo stemma di Giovanni Paolo II e voce ferma,  il papa ricorda che Cipro è stata una delle prime terre ad essere evangelizzate, direttamente dagli apostoli Paolo e Barnaba: “L’unità di tutti i discepoli di Cristo è un dono da implorare dal Padre – dice -, nella speranza che esso rafforzi la testimonianza del Vangelo nel mondo d’oggi. Il Signore ha pregato per la santità e l’unità dei suoi discepoli proprio perché il mondo creda”.

Il papa è accolto da sua Beatitudine Crisostomo II e da Sua Eminenza Giorgio, il metropolita di Paphos. Presenti nell’area archeologica della chiesa della Santissima Signora ricoperta d’oro, anche il Presidente della Repubblica e rappresentanze di ortodossi, armeni, luterani e anglicani. In tutto, oltre 2mila persone hanno salutato Benedetto XVI con striscioni e cori.
“E’ una grazia straordinaria per noi essere riuniti in preghiera in questa chiesa (…) – dice il papa – da questo posto che il messaggio del Vangelo cominciò a diffondersi in tutto l’impero e la Chiesa, fondata sulla predicazione apostolica, fu capace di piantare radici in tutto il mondo allora conosciuto”.
Il papa ricorda come la Chiesa di Cipro  si nutra del collegamento diretto con la predicazione di Paolo, che genera “comunione nella fede apostolica”, che è “reale, benché imperfetta”, e “che già ora ci unisce e che ci sospinge a superare le nostre divisioni e a lottare per ripristinare quella piena unione visibile, che è voluta dal Signore per tutti i suoi seguaci”.
Tutto questo ha effetti pratici. Infatti, spiega il papa, “la comunione ecclesiale nella fede apostolica è sia un dono, sia un appello alla missione”. Tutto questo sarà evidente il prossimo ottobre, quando si rifletterà sul Medio Oriente. “ In tale contesto – spiega il papa – l’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, che si riunirà a Roma nel prossimo ottobre, rifletterà sul ruolo vitale dei cristiani nella regione, li incoraggerà nella loro testimonianza al Vangelo e li aiuterà a promuovere maggior dialogo e cooperazione fra cristiani in tutta la regione. Significativamente – aggiunge – i lavori del Sinodo saranno arricchiti dalla presenza di delegati fraterni di altre Chiese e Comunità cristiane dell’area, quale segno del comune impegno al servizio della parola di Dio e della nostra apertura alla potenza della sua Grazia che riconcilia”.
Nel suo saluto Crisostomo II ha ricordato la difficile situazione politica di Cipro, occupata per il trentasette per cento del suo territorio dalla Turchia.

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