Un cuore e un’anima

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 C’è dolore e sconcerto in Vaticano per l’ assassinio del vescovo di Alessandretta Luigi Padovese. Doveva essere con i suoi confratelli alla messa con il papa a Nicosia domenica prossima, per ricevere l’ Istrumentum Laboris del Sinodo. Invece è morto accoltellato nel giardino della casa vicino al mare del vicariato. Ucciso da chi conosceva bene, non da un estremista d’ assalto, ma da un ragazzo depresso che da anni gli faceva da autista. Fatto politico o fatto personale? Sui giornali il tema è dibattuto in mondo più o meno strumentale. Certo, in Turchia i cristiani, e i cattolici in particolare, non hanno vita facile.

Lo stato laico vieta le manifestazioni religiose pubbliche e i gruppi fondamentalisti islamici, che sono in aumento, fomentano odio ed intolleranza. Ma il nunzio in Turchia Antonio Lucibello è certo che la politica stavolta non c’entri. In attesa di certezze meglio comunque raffreddare gli animi. Soprattutto per tutelare i cattolici che sono in Turchia, che vivono un delicato equilibrio di rapporti interrelgiosi, politici ed ecumenici. Meglio orientarsi ad ascoltare quello che dirà il papa a Cipro tra poche ore. Parlerà a tutti i cattolici di una regione dove da secoli essere cristiani significa anche essere un po’ eroi, tutti i giorni.

 

A Cipro Benedetto XVI porta il testo su cui lavoreranno i vescovi ad ottobre nella assise sinodale. Un sinodo cercato e richiesto proprio da patriarchi e vescovi. Un cuore e un’ anima. Il motto del viaggio è anche un invito per tutti i cristiani di Cipro e del Medio Oriente. Benedetto XVI è il primo papa che si reca in visita nell’isola dove esiste l’ultimo muro europeo. Un muro che divide i greci dai turchi, un muro che non permette ai cristiani di visitare liberamente la tomba di San Barnaba, l’apostolo che ha portato il Vangelo sull’ isola. Il papa è stato invitato dal presidente Christofias certo, ma soprattutto questo viaggio è frutto del personale impegno dell’ Arcivescovo ortodosso Crisostomo II.

Nel 2007 ha pregato con il papa nella Cappella Redemptoris Mater, dopo aver messo la propria firma sotto un dichiarazione comune. Una dichiarazione che era una richiesta di pace per il Medio Oriente e un inizio per un vero dialogo teologico tra ortodossi e cattolici. Il papa oggi pomeriggio prega con Crisostomo nella antica Chiesa Agia Kiriaki Chrysopolitissa, un titolo di origini incerte probabilmente legate ad un toponimo locale e oggi luogo di culto ortodosso aperto a cattolici ed anglicani. E’ l’ inizio di un cammino che in tre giorni permetterà al papa di incontrare una piccola comunità con tanta storia e di fare, forse, un piccolo passo vero uno sperato incontro con il Patriarca di Mosca.

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