Il Papa invia un messaggio al Meeting: amare la realtà e guardare all’essenziale

Condividi su...

Si riparte dalle periferie, quelle esistenziali e quelle geografiche, quelle che ha indicato Papa Francesco. Il messaggio che il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin ha inviato al Meeting per l’ Amicizia tra i Popoli che si apre domenica a Rimini parte da quello che il cardinal Bergoglio disse agli altri cardinali nelle Congregazioni generali. Era il 9 marzo del 2013. “la Chiesa è chiamata ad uscire da se stessa e ad andare verso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche quelle esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell’ingiustizia, quelle dell’ignoranza e dell’assenza di fede, quelle del pensiero, quelle di ogni forma di miseria”. Una “Chiesa in uscita” alla scuola di Giussani, ma soprattutto del Vangelo. “Il cristiano non ha paura di decentrarsi, di andare verso le periferie, perché ha il suo centro in Gesù Cristo” scrive Parolin, ed aggiunge: “Gli uomini e le donne del nostro tempo corrono il grande rischio di vivere una tristezza individualista, isolata anche in mezzo a una quantità di beni di consumo, dai quali comunque tanti restano esclusi. Spesso prevalgono stili di vita che inducono a porre la propria speranza in sicurezze economiche o nel potere o nel successo puramente terreno.” Cita la Evangelii Gaudium che a sua volta cita Benedetto XVI e parla dell’ annuncio del Vangelo: “I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione””.

Parolin ricorda che il Papa chiede di non perdere il contatto con la realtà, ma di amarla e a tenere fisso lo sguardo sull’essenziale: “I problemi più gravi, infatti, sorgono quando il messaggio cristiano viene identificato con aspetti secondari che non esprimono il cuore dell’annuncio.” Un annuncio da riproporre interamente cercando “forme o modi per comunicare con un linguaggio comprensibile la perenne novità del Cristianesimo” attendendo con pazienza chi è rimasto a bordo della strada. “Sua Santità- conclude il testo- offre queste riflessioni come contributo alla settimana del Meeting, a tutti coloro che vi parteciperanno, in particolare ai responsabili, agli organizzatori e ai relatori che giungeranno dalle periferie del mondo e dell’esistenza per testimoniare che Dio Padre non lascia soli i suoi figli. Il Papa auspica che tanti possano rivivere l’esperienza dei primi discepoli di Gesù, i quali, incontrandolo sulla riva del Giordano, si sentirono domandare: «Che cosa cercate?». Possa questa domanda di Gesù accompagnare sempre il cammino di quanti visitano il Meeting per l’amicizia tra i popoli.”

Free Webcam Girls
151.11.48.50