Benedetto XVI alle vittime maltesi degli abusi: “Vergogna e giustizia”

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Alla fine il tanto atteso incontro c’è stato. Benedetto XVI ha incontrato otto maltesi, vittime di abusi pedofili. Il papa ha assicurato loro che farà “tutto quanto è in suo potere” per assicurare alla giustizia i sacerdoti responsabili degli abusi sessuali. Il Pontefice ha detto di provare “vergogna e dolore” per quel che è successo; e ha promesso che la Chiesa “metterà  in atto misure efficaci” per tutelare nel futuro i giovani che le verranno affidati. Il Pontefice, si legge nel comunicato diffuso dalla Santa Sede, “è stato profondamente commosso dalle loro storie e ha espresso la sua vergogna e il suo dolore alle vittime e alle loro famiglie, per quello che hanno sofferto”.

Confermate le voci della vigilia, che davano per sicuro l’incontro, che è avvenuto dopo la Santa Messa, celebrata dal Papa nel piazzale dei Granai, a Floriana, alle porte della Valletta, ed è durato una ventina di minuti. Il Pontefice, ha precisato il portavoce Vaticano, padre Federico lombardi, ha anche pregato con le vittime e assicurato loro che la Chiesa “sta facendo e continuare a fare” tutto quello che e’ in suo potere per indagare sulle accuse, “per assicurare alla giustizia i responsabili degli abusi e per rafforzare misure efficaci orientate a salvaguardare i giovani in futuro”. Benedetto XVI ha parlato con ognuna delle otto vittime e, ha sottolineato Lombardi, l’incontro e’ avvenuto in un ambiente di “serenità e senza tensione”.

Per Papa Ratzinger si tratta del terzo incontro con vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti: lo aveva già fatto infatti negli Stati Uniti e a Sydney, in Australia, rispettivamente ad aprile e luglio del 2008. A Malta, secondo i dati della Chiesa Cattolica, sono state aperte inchieste su 45 sacerdoti per abusi su minori: di questi 45 casi, 19 sono stati dichiarati “senza fondamento”, mentre 13 rimangono ancora aperti. Quattro sacerdoti sono stati sottoposti a processo canonico, dichiarati colpevoli e ridotti allo stato laico; altri due sono morti. Tra le vittime, una decina di ragazzini dell’Orfanotrofio San Jose, di Santa Venera, che subirono abusi a partire dal 1980.

”Sono stato sollevato e liberato da un grande peso”, ha detto Lawrence Grech, una delle vittime degli abusi da parte di preti maltesi, poco dopo l’incontro di oggi con Papa Benedetto XVI. Grech, che da anni chiede giustizia e una forma di scuse da parte della Chiesa, parlando all’ANSA si è dichiarato ”liberato” dall’incubo che lo aveva turbato per anni. ”Io insieme ai miei amici abbiamo ringraziato tantissimo il Papa”, ha detto piangendo per l’emozione.
Subito dopo l’incontro, infatti, il gruppo ha tenuto una conferenza stampa in un convento di suore domenicane ad Attard, alla presenza di un vescovo maltese. Tutti si sono detti “soddisfatti” dell’incontro, ed hanno riferito che il Santo Padre, durante l’incontro, aveva le lacrime agli occhi.
Circostanza in qualche modo ufficializzata dalla diffusa dalla Sala Stampa Vaticana, secondo la quale il Papa era “profondamente commosso dalle loro storie” .
Le primissime anticipazioni dell’incontro erano giunte da alcune indiscrezioni maltesi, poi riportate dagli organi di stampa locali, che parlavano di “un pulmino con otto uomini, scortato dalla polizia” giunto “all’ambasciata vaticana di Malta”, come riferito da alcuni testimoni.

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