Anno A 17° Domenica

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Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Il regno dei cieli è il tesoro nascosto e la perla preziosa per ottenere i quali vale la pena di vendere tutto, lasciare ogni cosa e rinunciare anche alla propria vita pur di poterli ottenere già in questa vita.

Non è facile per l’uomo rinunciare alle proprie ricchezze (vedi il giovane ricco), non è semplice rinunciare a se stessi e magari accettare sacrifici di varia natura pur di possedere la gioia di vivere nel regno dei cieli.

Non è facile lasciare le proprie certezze per vivere la promessa del regno.

Gesù, però, ci invita a prendere questa decisione radicale, l’unica decisione capace di farci assaporare il gusto della fede, della speranza e della carità che apre le porte del bello e del vero fin da subito.

Comprendere tutto questo non è facile. Si tratta di lasciare i nostri attaccamenti, si tratta di disfarci di tutto ciò che è inutile, di abbandonare i nostri fardelli più pesanti quelli che ci impediscono di vivere secondo libertà trasformando la nostra vita in una continua lotta per il possesso e la ricchezza. Eppure, se riusciamo a scoprire il tesoro nascosto nel nostro cuore, se riusciamo a comprendere il valore di quella perla preziosa che è il regno dei cieli vivremo la vita nella verità, cioè, vivremo per ciò che il creatore ci ha voluti come abitatori della terra.

Quando verrà il tempo stabilito tutti saranno raccolti insieme e gli angeli separeranno i buoni dai cattivi e questi ultimi finiranno all’inferno che Gesù presenta come “fornace ardente, dove sarà pianto e stridore dei denti”. Purtroppo le nostre esistenze sono spesso imprigionate nei cunicoli dei nostri egoismi, dei nostri averi e dei nostri idoli. Ciò ci fa infelici, preoccupati, delusi, impauriti, fragili e poveri spiritualmente. Ci capita come il giovane ricco e restiamo imprigionati nei formalismi e nelle buone azioni esibite come trofei evitando di fare l’unica vera scelta possibile per ottenere, fin da subito, il regno di cieli e conquistare quella felicità nel cuore che ci fa veri figli di Dio.

Desideriamo cose, successo, potere, desideriamo ciòè, l’effimero. Ci rifuggiamo così in tutto ciò che il tempo fa svanire velocemente. Gesù, invece, oggi ci chiede se abbiamo compreso il suo messaggio, se lo vogliamo vivere veramente e se siamo pronti, perciò, a rinunciare a questo mondo per vivere, fin da subito, da Figli di Dio.

Chiediamoci allora quali sono gli ostacoli che dobbiamo superare per camminare sui passi di Gesù; che cosa ci blocca e ce lo impedisce e, quando lo avremo compreso saremo capaci di fare la scelta più importante della nostra vita, quella che da vero valore alla nostra esistenza affinché il Signore ci accolga nel suo abbraccio di pace e di misericordia.

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