Struttura e Presenza

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Caso Boffo, rapporti tra Chiesa e governo, ruolo pubblico dei vescovi, associazioni, movimenti, e via dicendo. Da questi mesi di polemiche, emergono un dato ed una conferma. Il dato: l’interesse per quanto avviene nella Chiesa-istituzione è altissimo, seppur strumentalee. La conferma: nell’opinione pubblica l’essere cristiani passa quasi per una militanza.

Perché questo avvenga è questione complessa, chiama in causa i tanti interessi che comunque ruotano intorno a certi temi, ma porta alla luce anche un problema di comunicazione. Oggi, i cristiani fanno fatica a comunicare. Ad ogni livello, istituzionale e non. Fanno fatica perché si sentono in soggezione, perché stanno sempre sulla difensiva, perché forse difettano di coraggio e, quando lo hanno, non sono supportati abbastanaza.

Eppure, l’idea di fondo è semplice. Come diceva don Michele Do, la Chiesa non è una struttura, ma una Presenza a cui convertirsi. E’ tutto qui il cuore dell’esperienza cristiana: non un’ideologia, non un bagaglio culturale, non una bandiera, neppure un’appartenenza. Piuttosto è un incontro, l’incontro con una persona che ti apre un orizzonte immenso.

E’ questa la dimensione che vale la pena ribadire quando la polemica diventa rovente, quando gli equilibri saltano, quando ci si interroga su quale strada prendere. Tutto il resto passa, si ridimensiona, è fine a se stesso. Tutto è comunicabile, ma poche cose hanno davvero importanza.

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