Il Papa alla Scuola Estiva della Specola: scienza e fede nel dialogo del mondo

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“Galassie vicine e lontane, nuove e antiche”, per la quattordicesima volta la Scuola della Specola Vaticana per quattro settimane riunisce studenti e studiosi a Castelgandolfo per scrutare i cielo. Oggi il gruppo della scuola estiva della Specola è arrivata in Vaticano per incontrare Papa Francesco. Il Papa ha ricordato che oltre alle galessie si studia anche il mondo perché gli studenti arrivano da 23 paesi diversi. Così si condividono tradizioni culturali e religiose dando una bella testimonianza “di convivenza in armonia”. “Vedendo i vostri volti mi sembra di ammirare un mosaico che comprende popoli di ogni parte del mondo”.

“E’ giusto che tutti i popoli abbiano accesso alla ricerca e alla formazione scientifica. L’auspicio che tutti i popoli possano godere dei benefici della scienza è una sfida che ci impegna tutti, specialmente gli scienziati”. E ancora : “Questa iniziativa semplice e concreta mostra come le scienze possano essere uno strumento adatto ed efficace per promuovere la pace e la giustizia”.

Fede e ragione, scienza e fede per un dialogo “con le scienze, la Chiesa si rallegra del mirabile progresso scientifico riconoscendo l’enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana, come una madre si rallegra ed è giustamente orgogliosa quando i suoi figli crescono ‘in sapienza, età e grazia’”.

Il saluto è un incoraggiamento  a “condividere le conoscenze acquisite sull’universo” con la gente dei rispettivi Paesi perché solo “una piccolissima parte della popolazione mondiale ha accesso a queste conoscenze” che aprono il cuore ai grandi interrogativi che l’umanità da sempre si pone sul senso dell’universo. E la ricerca di risposte a queste domande “ci predispone all’incontro con il Creatore”.

 

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