Anno A Santissima Trinità
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
Solo un amore “folle” come quello di Dio per l’uomo può giungere a donare il proprio Figlio pur di salvare l’umanità. Gesù, il Figlio unigenito del Padre è stato mandato nel mondo per aiutare e incoraggiare l’uomo a percorrere le strade che portano alla salvezza.
Gesù, infatti, durante la sua vita ha insegnato e donato all’uomo l’esempio perché l’uomo lo possa imitare ricevendo il dono della vita eterna. Da Gesù non è giunta mai alcuna condanna ma sempre delle indicazioni concrete per indirizzare la nostra vita verso strade sicure e certe che conducono alla salvezza. Ma camminare sulla strada tracciata da Gesù non è una scelta scontata. Per prima cosa occorre credere alla sua persona, fidarsi e affidarsi a Lui e questo non è per niente facile. L’uomo vuole essere al centro, crede di poter fare tutto da solo o fidandosi di altri uomini che considera potenti. L’esperienza ci mostrerà che questa strada non porta da nessuna parte. Chi si affida ad altri uomini, magari ricchi e potenti, resta deluso e ne paga lo scotto. Solo Dio salva, solo Dio basta. A chi si affida a Dio non manca nulla.
Fare questa scelta è senz’altro controcorrente e si è spesso non compresi e a volte anche derisi. Credere nei nostri pari è una scelta che conduce alla sofferenza e al dolore e gli esempi sono tanti. Credere in Dio, invece, ci da la forza e la sicurezza di essere amati al punto che proprio per la nostra salvezza il Padre ha mandato il Figlio nel mondo perchè il mondo creda e trovi la salvezza evitando di essere condannato.
Credere in Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo, perciç, offre una sicurezza di futuro che è capace non solo di farci accettare le situazioni della vita presente ma che ci assicura una prospettiva nella quale riceviamo la “vita eterna”.
