Il papa, Stalin e l’esistenza di Dio

Condividi su...

A ben guardare di religioni monoteiste nel mondo ce ne sono ben più di tre. Lo ha spiegato proprio Benedetto XVI, venerdì 24 luglio, nella sua riflessione alla fine della recita del vespro ad Aosta. Nella cattedrale che è un inno al teologo Anselmo, il papa non ha parlato direttamente di lui, del pensatore che ha proposto le “ prove dell’ esistenza di Dio”, ma è andato oltre. Per dimostrare che esiste, Dio bisogna conoscerlo. Ma l’ uomo spesso lo sente lontano, sconosciuto appunto, nascosto e quindi irreale. Ecco la riflessione del papa.

“Dio! Dobbiamo di nuovo portare in questo nostro mondo la realtà di Dio, farlo conoscere e farlo presente. Ma Dio, come conoscerlo? Nelle visite «ad limina» parlo sempre con i Vescovi, soprattutto africani, ma anche quelli dell’Asia, dell’America Latina, dove ci sono ancora le religioni tradizionali, proprio di queste religioni. Ci sono molti dettagli, abbastanza diversi naturalmente, ma ci sono anche elementi comuni. Tutti sanno che c’è Dio, un solo Dio, che Dio è una parola al singolare, che gli dei non sono Dio, che c’è Dio, il Dio. Ma nello stesso tempo questo Dio sembra assente, molto lontano, non sembra entrare nella nostra vita quotidiana, si nasconde, non conosciamo il suo volto. E così la religione in gran parte si occupa delle cose, dei poteri più vicini, gli spiriti, gli antenati ecc., poiché Dio stesso è troppo lontano e così ci si deve arrangiare con questi poteri vicini. E l’atto della evangelizzazione consiste proprio nel fatto che il Dio lontano si avvicina, che il Dio non è più lontano, ma è vicino, che questo «conosciuto-sconosciuto» adesso si fa conoscere realmente, mostra il suo volto, si rivela: il velo sul volto scompare, e mostra realmente il suo volto. E perciò, poiché Dio stesso adesso è vicino, lo conosciamo, ci mostra il suo volto, entra nel nostro mondo. Non c’è più bisogno di arrangiarsi con questi altri poteri, perché Lui è il potere vero, è l’Onnipotente.”

“La domanda di Stalin: «Quante divisioni ha il Papa?» ancora caratterizza l’idea media del potere.” Lo ha detto il papa nella cattedrale di Aosta venerdì pomeriggio. Ma nessuno ne ha parlato. I media hanno solo raccontato che pioveva, che il papa ha benedetto con la destra ingessata, che c’ era tanta gente ad accoglierlo. Pochi hanno parlato della riflessione a braccio del papa sul salmo che era stato cantato in chiesa. Una riflessione partita addirittura da una critica alla traduzione italiana del testo che ha “tolto” l’ aggettivo “onnipotente”. Di qui parte il papa. “Non so perché abbiano omesso nel testo italiano la parola «onnipotente», ma vero è che ci sentiamo un po’ quasi minacciati dall’onnipotenza: sembra limitare la nostra libertà, sembra un peso troppo forte. Ma dobbiamo imparare che l’onnipotenza di Dio non è un potere arbitrario, perché Dio è il Bene, è la Verità, e perciò Dio può tutto, ma non può agire contro il bene, non può agire contro la verità, non può agire contro l’amore e contro la libertà, perché Egli stesso è il bene, è l’amore, e la vera libertà. E perciò tutto quanto egli fa non può mai essere in contrasto con verità, amore e libertà. E’ vero il contrario. Egli, Dio, è il custode della nostra libertà, dell’amore della verità. Questo occhio che ci vede non è un occhio cattivo che ci sorveglia, ma è la presenza di un amore che non ci abbandona mai e ci dona la certezza che il bene è essere, il bene è vivere: è l’occhio dell’amore che ci dà l’aria per vivere. Dio onnipotente e misericordioso.

Un’orazione romana, collegata con il testo del libro della Sapienza, dice: «Tu, Dio, mostri la tua onnipotenza nel perdono e nella misericordia». Il vertice della potenza di Dio è la misericordia, è il perdono. Nel nostro odierno concetto mondiale di potere, pensiamo a uno che ha grandi proprietà, che in economia ha qualcosa da dire, dispone di capitali, per influire nel mondo del mercato. Pensiamo a uno che dispone del potere militare, che può minacciare. La domanda di Stalin: «Quante divisioni ha il Papa?» ancora caratterizza l’idea media del potere. Ha potere chi può essere pericoloso, chi può minacciare, chi può distruggere, chi ha in mano tante cose del mondo. Ma la Rivelazione ci dice: «Non è così»; il vero potere è il potere di grazia, e di misericordia. Nella misericordia, Dio dimostra il vero potere.”

Free Webcam Girls
151.11.48.50