La Santa Sede firma altri sei protocolli internazionali antiriciclaggio.

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Dopo il cambio di governo interno dell’AIF , la Santa Sede apre nuovi canali di cooperazione internazionale in tema antiriciclaggio. L’Autorità di Informazione Finanziaria ha firmato infatti sei nuovi protocolli di intesa a margine della Assemblea Plenaria del Gruppo Egmont, il forum che raggruppa le Unità di Informazione Finanziaria di tutto il mondo. I sei Paesi con i quali la Santa Sede ha firmato i Protocolli di intesa sono: Inghilterra, Francia, Malta, Perù, Polonia e Romania.

I nuovi Protocolli si aggiungono agli oltre venti che l’Autorità di Informazione Finanziaria ha già firmato sinora. Tra questi, i più importanti si possono considerare quelli con le autorità analoghe di Stati Uniti, Germania, nonché Italia. Ora, lo scacchiere dello scambio di informazioni dell’Autorità di Informazione Finanziaria si allarga, e va a toccare anche altri Paesi chiave sul piano finanziario come Inghilterra e Francia.

I sei nuovi Protocolli di intesa sono stati firmati a Lima, in Perù, dove dal 1 al 6 giugno si riuniscono tutti le unità di informazione finanziaria aderenti al Gruppo Egmont. L’Autorità di Informazione Finanziaria vaticana è entrata nel gruppo Egmont a luglio del 2013.“La decisione di far parte di questo network dimostra l’impegno e anche responsabilità della Santa Sede in termini di trasparenza finanziaria”, aveva sottolineato il direttore dell’Autorità René Bruelhart lo scorso 19 maggio, presentando il secondo rapporto annuale dell’Autorità.

Un impegno che è stato provato dalla progressiva riforma dell’Autorità di Informazione Finanziaria, avviata dopo il primo rapporto del Comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL del 2012, seguito dal positivo rapporto sugli ulteriori progressi della Santa Sede del 2013.

Nel frattempo, la Santa Sede ha ridefinito, dopo la prima normativa del 2010, l’architettura istituzionale e giuridica, dotandosi di un sistema interno sempre più in linea agli standard internazionali in materia di antiriciclaggio. Due importanti riforme, una del 2012, ed una nel 2013, hanno permesso all’Autorità di Informazione Finanziaria di aprire e potenziare i canali di cooperazione internazionale mediante la firma protocolli di intesa.

La linea della Direzione di René Bruelhart, esperto in materia di fama internazionale, con l’apporto di Tommaso Di Ruzza, rispettato giurista e consigliere giuridico della Santa Sede dal 2005, ora nominato Vicedirettore ad interim, sembra mostrare con sempre più chiarezza come l’agenda della Santa Sede in materia di lotta al riciclaggio si basi sui due pilastri dello stabilimento di un sistema interno forte e sostenibile, e dell’ampliamento del raggio della cooperazione internazionale, confermando il deciso impegno per l’integrità del settore finanziario e la “mondializzazione” delle politiche voluto da Papa Francesco.

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