Un “metodo Italia” per lo sviluppo basato sul patrimonio culturale

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Il Centro Studi Heritage e Territorio dell’Università Europea di Roma (www.unier.it) ha promosso mercoledì 21 maggio 2014 una giornata di studio che ha avuto come tema la definizione di un “metodo Italia” per lo sviluppo basato sul patrimonio culturale.

L’obiettivo è stato quello di comunicare e consolidare le esperienze positive di valorizzazione del territorio già realizzate seguendo una strategia di intervento, che si è definita negli anni in una interrelazione attiva con le diverse realtà italiane.

Università, Fondazioni, Enti territoriali, Associazioni e privati si pongono come soggetti attivi per lo sviluppo italiano, considerato nella sua complessa specificità, nella prospettiva europea.

La mattina si è tenuta una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione Stampa Estera sul tema “’Un ‘metodo Italia’ per lo sviluppo basato sul patrimonio culturale”.

L’incontro è stato aperto da Padre Luca Gallizia LC, Rettore dell’Università Europea di Roma, che ha spiegato che questa università sviluppa forme di collaborazione e progettazione anche su base territoriale, non solo nell’ambito di Roma e del Lazio, ma in più situazioni diversificate.

Le attività di ricerca hanno come oggetto anche il patrimonio culturale, considerato nelle sue molteplici connotazioni e implicazioni, come elemento fondante di identità e – nella nostra dimensione di università cattolica – di identità cristiana, con particolare riferimento al patrimonio di Roma e dell’Italia.

Sul piano scientifico tecnico, è importante l’elaborazione e la codificazione di una metodologia di intervento e di azione congiunta sul campo fra soggetti diversi, sulla base delle ricerche e delle conoscenze condotte in università.

“Per noi – ha detto il Rettore – l’elemento centrale sono i giovani, protagonisti della formazione, delle attività di ricerca e di strategie che favoriscano l’inserimento nel contesto economico e l’occupazione, anche proprio grazie a queste strategie integrate condotte su scala territoriale.

L’Università Europea di Roma si pone come luogo di raccordo delle diverse realtà che operano intorno al patrimonio culturale. Esprime una visione dei beni culturali e del territorio basata sulla conoscenza e sulla ricerca. Valorizza i giovani come risorsa del presente e del futuro, mettendoli in contatto con le eccellenze del nostro Paese”.

La Professoressa Renata Salvarani, Direttore del Centro Studi Heritage e Territorio dell’Università Europea di Roma, ha illustrato i passaggi della metodologia di valorizzazione messa a punto nel corso dei progetti sviluppati in collaborazione con enti territoriali e fondazioni di origine bancaria: ricerche storiche basate su documenti e archivi, database open access, tecnologie di diagnostica e conservazione non impattanti, interventi mirati di recupero, coinvolgimento di enti e associazioni, monitoraggio periodico delle ricadute e degli effetti sulle economie locali.

Le esperienze già realizzate hanno messo in evidenza come intorno ai beni culturali sia possibile avviare processi positivi economicamente sostenibili e favorevoli all’occupazione. Si pone quindi l’esigenza di codificare una metodologia replicabile anche in contesti diversi, attraverso la valorizzazione di esperienze e buone prassi in una prospettiva unitaria, nonché attraverso la sottolineatura delle specificità emerse (interazioni pubblico-privato, modalità innovative coinvolgimento del volontariato e dell’associazionismo, forme di aggregazione territoriale su base storico-tematica).

L’ultima in ordine di tempo è il progetto di ricerca storica e documentaria “I Gonzaga e i Papi” realizzato dall’Università Europea di Roma all’interno del distretto culturale “Le Regge dei Gonzaga”, un esempio di come un tema locale possa essere declinato su base storica in chiave internazionale e applicato alla valorizzazione del territorio e dei suoi beni culturali.

Sono stati creati due database tematici dedicati alla famiglia, uno bibliografico che consente di individuare testi e opere su scala internazionale e uno sui complessi monumentali legati alla committenza della dinastia, presentati nella loro materialità e nel loro legame con lo spazio e il paesaggio, fornendo anche le indicazioni per la visita e la fruizione.

Nei prossimi anni il Centro Studi Heritage e Territorio svilupperà azioni e modelli di ricerca rivolti in particolare all’innovazione delle forme organizzative del lavoro e dell’occupazione nel settore della valorizzazione del patrimonio, allo studio dei saperi tradizionali artigianali, all’imprenditorialità legata ai beni culturali.

L’Avvocato Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo, ha parlato del progetto Distretti culturali, che ha l’obiettivo di integrare la valorizzazione del patrimonio culturale con una più generale strategia di sviluppo del territorio. Il progetto, nato da un’idea della Fondazione Cariplo, ha coinvolto 150 enti pubblici e privati, con un impegno da parte di Fondazione Cariplo di oltre 20 milioni di euro. Questo impegno ha generato un effetto leva che ha consentito di realizzare un investimento complessivo di circa 65 milioni di euro per la cultura.

“Siamo convinti che la cultura possa essere davvero per il nostro Paese un potente volano economico”, ha detto Guzzetti. Il Presidente della Fondazione Cariplo ha anche ricordato che “il sostegno ai giovani rappresenta un obiettivo trasversale, fondamentale, principale della nostra azione dei prossimi cinque anni”.

La conferenza stampa si è conclusa con una testimonianza di Elena Froldi Paganini, coordinatrice del Distretto Culturale Le Regge dei Gonzaga.

Nel pomeriggio si è tenuto all’Università Europea di Roma un convegno su “Patrimonio culturale, sviluppo e occupazione dei giovani”.

Sono intervenuti, fra gli altri, il Sottosegretario al Ministero per i Beni Culturali e Turismo Ilaria Borletti Buitoni, il direttore dell’Ufficio Nazionale CEI per i Beni culturali ecclesiastici Monsignor Stefano Russo e le presidenti dell’Associazione Nazionale Guide Turistiche e di Federagit Confesercenti Guide, Marcella Bagnasco e Francesca Duimich.

In questa occasione sono stati presentati i risultati dei progetti di ricerca che l’Università Europea ha realizzato negli ultimi anni, in collaborazione con diversi soggetti proprio nella prospettiva della valorizzazione territoriale, dell’imprenditorialità e dell’occupazione giovanile.

A chiusura del convegno è stato presentato il Corso di Alta Formazione per Guide turistiche dell’Università Europea di Roma, che si inserisce proprio all’interno di questo percorso realizzato intorno al patrimonio culturale.

 

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