Galantino: Cassano in attesa di Papa Francesco

Condividi su...

 

“Essere sopraffatti dalla delusione e dallo scoraggiamento ci fa mettere in discussione i nostri progetti e ci rivela il modo di agire di Dio che si fa viandante con i viandanti, pellegrino con i pellegrini” mettendosi “vicino a noi e manifestando la relazione che si fa condivisione”. Lo ha detto domenica sera il vescovo di Cassano allo Ionio e segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, nel corso dell’incontro “Comunicare la speranza. Aspettando papa Francesco” promosso dagli uffici Caritas e Comunicazioni Sociali della diocesi in preparazione alla visita che il pontefice farà a Cassano Ionio il prossimo 21 giugno. Questi “gesti di Cristo – ha aggiunto mons. Galantino – trasformano le strade di delusione in strade di testimoni” e manifestano il volto del “Gesù sul quale abbiamo puntato la nostra esistenza: Cristo dimostra così di volersi sedere a tavola con noi per condividere la nostra vita e renderla bella testimonianza”. All’incontro è intervenuto il presidente di Libera, don Luigi Ciotti che nel suo lungo intervento ha sottolineato come “in Calabria ho incontrato delle persone meravigliose come voi stasera: questo vi fa onore e ci fa credere che è possibile voltare pagina”.
Per il sacerdote dove c’è povertà materiale e culturale si “prepara il terreno delle mafie”. Ha quindi evidenziato la necessità di combattere l’analfabetismo in un Paese dove sono 6 milioni le persone senza cultura: “la cultura – ha detto – sveglia le coscienze e aiuta a eliminare la mafiosità che è il vero patrimonio delle mafie”. “Abbiamo – ha poi aggiunto don Ciotti – solo questa vita per amare, amarci, per saldare la terra con il cielo e vivere la profezia del tempo che è vivere questo nostro tempo con responsabilità civile”, facendo “come cristiani società con Dio, chiamati ad essere ‘corresponsabili’ del cambiamento possibile”: “noi dobbiamo essere segno di speranza perchè le mafie temono la Chiesa che annuncia la Verità”.

Don Ciotti, dopo aver ricordato la collaborazione con il sacerdote calabrese don Italo Calabrò, ha detto ai giovani che non “c’è un’età per mettersi in gioco” ma la “speranza ha bisogno di tutti e diventa grande” se si trasforma “in un noi che vince” anche di fronte alla “immensità di questi problemi”.

 

 

 

 

Free Webcam Girls
151.11.48.50