Il Papa continua gli incontri con il C8. E il 2 maggio si riunisce per la prima volta il Consiglio per l’Economia

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C’è sempre il cardinale Pietro Parolin agli incontri degli otto cardinali chiamati dal Papa a consigliarlo sulla riforma della Curia richiesta dalle congregazioni generali prima del conclave. La riunione dei cardinali è iniziata il 28 aprile e si concluderà il 30. Il Segretario di Stato non fa parte del Consiglio, eppure insieme al Papa prende parte a tutte le riunioni. Si tratta, forse, del segnale che la Segreteria di Stato vaticana manterrà il suo peso, nonostante la riforma? Oppure questa presenza costante di Parolin segnala la volontà del segretario di Stato di essere parte integrante e presente di questo processo di riforma della struttura della Curia?

Di fatto, non è il momento di fare grandi interpretazioni. Per stessa ammissione di Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, “non ci sono da aspettarsi annunci sostanziali”. Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Dopo l’incontro del 17-19 febbraio, cominciò il processo che portò all’istituzione di Segreteria per l’Economia, Consiglio per l’Economia e Revisore dei Conti. Ancora non si sa chi sarà il Revisore dei Conti, mentre sono stati nominati i membri di Segretariato e Consiglio, e quest’ultimo si riunirà per la prima volta il prossimo 2 maggio.

Tutti i nuovi organi non sono ancora dotati di statuti. Ma è una fase di aperta discussione. Il Papa partecipa a tutti gli incontri dei cardinali, salvo quando ha degli incontri cui non può mancare, come quello con il presidente paraguayano Horacio Manuel Cartes Jara, per una visita privata senza strascichi diplomatici. Dopo aver assestato la parte economica, ora è il momento di pensare alla riforma della Curia. I cardinali hanno già valutato il lavoro delle Congregazioni, e ora stanno passando in rassegna quelli dei Pontifici Consiglio. Ognuno di loro ha sul tavolo una proposta, una sintesi di tutte le idee, da proporre al Papa.

I rumors sono moltissimi. C’è chi parla della possibile istituzione di quattro segreterie per coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa: la Segreteria di Stato manterrebbe i compiti diplomatici della Seconda Sezione, mentre la prima sezione diventerebbe una Segreteria per gli Affari Generali, ovvero il famoso ‘moderator curiae’; e poi, Segreteria per l’Economia e Segreteria Generale per il Sinodo. Tutte alla pari nel coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa universale.

Altri pensano che il ‘moderator curiae’ (proposta del cardinal Francesco Coccopalmerio, apprezzatissima durante le Congregazioni Generali) avrà il compito di fare da raccordo tra il Papa e la Curia riorganizzata. E si parla anche di una nuova congregazione, da chiamare “Congregazione del Popolo di Dio”, in cui verrebbero accorpati Pontificio Consiglio della Famiglia, della Pastorale Sanitaria e dei Laici.

La verità è che “non ci si deve aspettare grandi conclusioni a breve”, ha sottolineato padre Lombardi. Il quale ha poi annunciato che anche la Commissione Pontificia per la Protezione dei minori dovrebbe riunirsi la prossima settimana per la prima volta.

Intanto, è stato reso noto che la nuova commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto per le Opere di Religione si è riunita per la prima volta il 28 aprile. Secondo il chirografo del 1990, che regola le funzioni dello IOR, la commissione cardinalizia si riunisce due volte l’anno e in tutte le circostanze lo ritenga opportuno. Secondo il comunicato diffuso il 28 aprile, la Commissione Cardinalizia ha deciso di riunirsi tre volte l’anno, e poi in tutti gli altri casi in cui si riterrà opportuno. “La commissione cardinalizia ha voluto dare un segnale di vita”, ha detto padre Lombardi.

Non c’è comunque da aspettarsi grandi rivoluzioni, dato che Papa Francesco ha riaffermato la missione dell’Istituto per le Opere di Religione. Di certo, qualche razionalizzazione dell’organizzazione della Santa Sede dovrebbe avere luogo.

Il consiglio dei cardinali ha incontrato oggi Joseph F.X. Zahra, presidente della Pontificia Commissione Referente di Studio e Indirizzo per gli Affari Economici e Amministrativi della Santa Sede e da poco inserito anche tra i membri del Consiglio per l’Economia.

Zahra ha presentato una relazione, che i cardinali hanno preso in considerazione. Lo stesso aveva fatto la Commissione Referente sull’Istituto per le Opere di Religione, che – a differenza della COSEA – è un organo interno. La COSEA è invece una commissione esterna con lavoro limitato nel tempo. E questo lavoro sembra essere in via di esaurimento, anche se ancora non c’è stato un annuncio ufficiale di scioglimento. E allo stesso modo, dovrebbero essere all’atto finale anche le società di consulenza esterna chiamate a vario titolo a dare un parere sulla struttura vaticana.

Ora è tempo per la Santa Sede di riprendere in mano il proprio destino. Ma è difficile che ci siano delle novità a breve, se si vuole disegnare una sostanziale riforma della Pastor Bonus. Dovranno, per questo, entrare in campo i canonisti. A meno che non si prendano prima le decisioni e si creino nuovi dicasteri cui dare le competenze di quelli vecchi.

Probabilmente, di tutto questo si parlerà al prossimo incontro degli otto, che si terrà dall’1 al 4 luglio, per la prima volta coprendo un arco di quattro giorni. In quel momento forse si potrebbe cominciare a capire che forma avrà la Curia di Francesco.

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