Le “prime volte” dei due Papi santi

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Due pontefici della novità. Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno portato nella Chiesa delle vere innovazioni. Papa Giovanni apre il Concilio. Una decisione che prova la comprensione della nuove sfide dettate dai tempi cui la Chiesa si trovava di fronte. Non si trattava di definire nuove verità, ma di presentare la dottrina in modo più adatto alla sensibilità moderna. In particolare, il Pontefice invitava a privilegiare la misericordia, il dialogo, con uno sguardo nuovo anche al cammino di avvicinamento tra le diverse confessioni cristiane. Un principio ribadito sin dalla sua prima Enciclica, “Ad Petri Cathedram”, siglata il 29 giugno 1959, in cui Papa Roncalli afferma l’aspirazione ecumenica all’unità dei cristiani ed alla pace: “Questi tre beni – la verità, l’unità e la pace – da conseguire e promuovere secondo lo spirito della carità cristiana, formeranno l’argomento di questa Nostra prima enciclica” Papa Roncalli dona un forte input alla natura pastorale del ministero petrino e sin da subito manifesta la chiara intenzione di svolgere concretamente il ruolo di Vescovo di Roma, incontrando numerose volte i fedeli e vistando molte parrocchie.

Proprio pensando a queste ultime, indice il primo Sinodo diocesano, che si svolge dal 24 al 31 gennaio 1960, così da assicurare il regolare funzionamento delle istituzioni diocesane mediante il rafforzamento del Vicariato ed il rilancio della vita parrocchiale. Non solo: è il primo Pontefice a visitare un Ospedale (quello pediatrico del Bambino Gesù, il 25 dicembre 1958) ed il primo ad incontrare i detenuti nel carcere di Regina Coeli (26 dicembre 1958). Insomma: alla fine, saranno circa 150 le “uscite” di Giovanni XXIII dal Vaticano per andare incontro ai fedeli. E sono tante le prime volte di Papa Giovanni: è il primo Papa a derogare alle norme di Sisto V (1590) che limitavano il numero dei cardinali, portandoli subito da 70 a 75, poi a 90. è il primo Pontefice a ricevere in udienza un capo della Chiesa Anglicana, in oltre 400 anni di storia. L’incontro con l’Arcivescovo di Canterbury, Geoffrey Francis Fisher, si tiene in Vaticano il 2 dicembre 1960 è il primo Papa a creare un cardinale africano (Laurean Rugambwa, arcivescovo di Dar-es-Salaam, inTanzania), un cardinale giapponese (Peter Tatsuo Doi, arcivescovo di Tokyo, in Giappone) e un cardinale filippino (Rufino Jiao Santos, arcivescovo di Manila, nelle Filippine).

Tutti e tre ricevono la porpora nel Concistoro del 28 marzo 1960. il 13 novembre 1960, per la prima volta nella storia, presiede una Messa pontificale in rito bizantino-slavo nella Basilica Vaticana, in onore di San Giovanni Crisostomo. consolida la tradizione dell’Angelus domenicale dalla finestra del Palazzo Apostolico. Iniziata da Pio XII, ma non praticata regolarmente, tale consuetudine prevedeva, all’inizio, solo la recita dell’Angelus. Successivamente, Giovanni XXIII vi aggiunge alcune riflessioni sul significato di certe festività, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, come avviene oggi. è il primo e, finora, unico Papa ad essere insignito del Premio Balzan per la pace, l’umanità e la fratellanza tra i popoli, soprattutto in seguito al suo decisivo intervento durante la grave crisi di Cuba, ad ottobre 1962.

Il 22 ottobre di quell’anno, infatti, il Presidente degli Stati Uniti d’America, John F. Kennedy, annuncia la presenza di installazioni missilistiche a Cuba e l’avvicinamento all’isola di alcune navi sovietiche con a bordo le testate nucleari per l’armamento dei missili. Il presidente americano impone un blocco navale militare a 800 miglia dall’isola, ma le navi sovietiche sembrano intenzionate a forzare il blocco. Tre giorni dopo, il 25 ottobre, Giovanni XXIII parla ai microfono della Radio Vaticana e rivolge “a tutti gli uomini di buona volontà” un messaggio in lingua francese: “Alla Chiesa sta a cuore più d’ogni altra cosa la pace e la fraternità tra gli uomini; ed essa opera senza stancarsi mai, a consolidare questi beni. (…) Supplichiamo i Capi di Stato (…) facciano tutto ciò che è in loro potere per salvare la pace: così eviteranno al mondo gli orrori di una guerra, di cui nessuno può prevedere le spaventevoli conseguenze. Continuino a trattare”. La cerimonia di consegna del Premio Balzan si tenne l’11 maggio 1963 al Quirinale, ed era la prima volta che un Pontefice entrava in un luogo istituzionale dello Stato italiano.

E’ il primo Papa a rispondere ad un telegramma del Cremlino: il 25 novembre 1961, infatti, Nikita Kruscev, leader dell’Unione Sovietica, gli fa pervenire gli auguri per il suo 80.mo compleanno. canonizza, nel 1962, il primo santo di colore: Martino de Porres, mulatto dell’America del sud. il 16 novembre 1959 istituisce la Filmoteca Vaticana, allo scopo di raccogliere e conservare le riprese filmate sulla vita della Chiesa e la storia del Papato. abolisce l’usanza dei cardinali di baciare la pantofola del nuovo Pontefice immediatamente dopo la sua elezione. abolisce la regola che impediva l’accesso alla cupola di San Pietro per i fedeli, nelle ore in cui il Pontefice camminava nei Giardini Vaticani. Certo i “primati” di Giovanni Paolo II sono molti di più. In 27 anni ce ne sono stati tantissimi. Basta ricordare la riforma della Curia. Il 28 giugno 1988, Giovanni Paolo II promulga la Costituzione apostolica Pastor Bonus, con cui viene realizzata l’ultima – fino ad ora – riforma della Curia romana e delle sue Congregazioni. In particolare, all’articolo 2 vengono riorganizzati i “Dicasteri” in cinque gruppi: la Segreteria di Stato della Santa Sede, le Congregazioni, i Tribunali ecclesiastici, i Pontifici Consigli e gli Uffici della Curia romana. Giovanni Paolo II fa nascere diversi nuovi organismi. E una ha una data davvero singolare.

 

Con il Motu Proprio “Familia a Deo instituta” il 13 maggio 1981, il Papa istituisce il Pontificio Consiglio per la Famiglia, in sostituzione del Comitato per la Famiglia creato da Paolo V I nel 1973. Il Discastero è responsabile della promozione del ministero pastorale e dell’apostolato della famiglia, applicando gli insegnamenti e gli orientamenti del magistero della Chiesa. Nella stessa data, viene istituito anche il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia ( Costituzione Apostolica “Magnum Matrimonii Sacramentum”) per offrire a tutta la Chiesa un contributo di riflessione filosofica, teologica e pastorale, sulla verità circa la persona, il matrimonio e la famiglia, con l’aiuto delle varie scienze umane. Da ricordare che entrambi gli organismi furono istituiti nel (giorno dell’attentato in Piazza San Pietro. Anni dopo, il card. Antonelli, presidente del Dicastero per la Famiglia dal 2008 al 2012, dirà che il Papa firmò i decreti di istituzione oltre che con la penna, anche con il sangue. Il 20 maggio 1982, Papa Wojtyla istituisce il Pontificio Consiglio della Cultura. Successivamente, il 25 marzo 1993, con il Motu proprio “Inde a Pontificatus”, unifica il Pontificio Consiglio della Cultura e il Pontificio Consiglio per il dialogo con i non credenti per formare un unico organismo, che porta il nome di Pontificio Consiglio della Cultura. L’obiettivo è quello di “riaprire un dialogo sincero, affinché i rappresentanti della scienza, della letteratura e dell’arte si sentano riconosciuti dalla Chiesa come cercatori autentici del vero, del buono e del bello”. L’11 febbraio 1985, nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, con il Motu proprio “Dolentium Hominum”, Giovanni Paolo II istituisce la “Pontificia commissione per la pastorale degli operatori sanitari”.

Tre anni più tardi, nel 1988, la Commissione diviene Pontificio consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, con il compito di “manifestare la sollecitudine della Chiesa per gli infermi aiutando coloro che svolgono il servizio verso i malati e sofferenti, affinché l’apostolato della misericordia, a cui attendono, risponda sempre meglio alle nuove esigenze”. L’11 febbraio 1994, sempre nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, con il Motu proprio “Vitae mysterium”, Giovanni Paolo II istituisce la Pontificia Accademia per la Vita, con due scopi specifici: studio dei problemi riguardanti la difesa della vita umana e la dignità della persona, e promozione di una cultura della vita nel rispetto del magistero della Chiesa. Il 2 luglio 1988, all’indomani delle ordinazioni episcopali illecite conferite dal vescovo Marcel Lefebvre ad Ecône, in Svizzera, con il Motu proprio “Ecclesia Dei”, Papa Wojtyla istituisce la Pontificia commissione Ecclesia Dei. Il suo scopo era quello di favorire il rientro in seno alla Chiesa cattolica di tutti gli individui legati Fraternità Sacerdotale San Pio X. Il 20 gennaio 1994, Papa Wojtyla approva il testo delle Provvidenze a favore della famiglia che stabiliscono, ad esempio, per il personale dipendente della Santa Sede, l’erogazione di assegni familiari. Il Papa rivede anche le norme del Conclave.

Il 22 febbraio 1996, Papa Wojtyla promulga la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, riguardante “la Vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice”. In pratica, essa detta le norme da seguire durante il periodo della Sede vacante della Cattedra di Pietro, a seguito della scomparsa del Papa. Tra le novità più rilevanti, quella che stabilisce che i cardinali elettori, con diritto di entrare in Conclave, vengano alloggiati nella Domus Sanctae Marthae, un edificio che è stato appositamente riadattato a tale scopo, all’interno della Città del Vaticano. In precedenza, infatti, i porporati venivano sistemati in alloggi provvisori a ridosso della Cappella Sistina, che viene definita come luogo “esclusivo” del Conclave. Anche nella liturgia il Papa polacco introduce della novità, due in particolare sono significative: il 30 aprile 2000, seconda Domenica di Pasqua, Giovanni Paolo II celebra l’Eucaristia in Piazza San Pietro e procede alla canonizzazione della Beata Polacca Maria Faustyna Kowalska (1905-1938), vergine, delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. “È importante – dice il Pontefice nella sua omelia – che raccogliamo per intero il messaggio che ci viene dalla parola di Dio in questa seconda Domenica di Pasqua, che d’ora innanzi in tutta la Chiesa prenderà il nome di ‘Domenica della Divina Misericordia’ “. Via Crucis: nel 2002 Giovanni Paolo II introduce la novità della Via Crucis Biblica: alle stazioni tradizionali si preferiscono le tappe della passione così come scandite dal racconto dei Vangeli.

C’è poi il tema del dialogo ecumenico ed interreligioso: è stato il primo Papa ad entrare nella Cattedrale anglicana di Canterbury (1982) è stato il primo Papa ad entrare in una Chiesa protestante (quella evangelico-luterana di Roma, l’11 dicembre 1983) è stato il primo Papa a visitare una Sinagoga (quella di Roma, il 13 aprile 1986): in questo modo Papa Wojtyla prosegue la strada iniziata da Giovanni XXIII, il quale, nel 1959, aveva fatto fermare il corteo pontificio sul Lungotevere per benedire gli ebrei che uscivano dalla Sinagoga. Papa Giovanni Paolo II viene accolto dalle autorità religiose ebraiche e dal Rabbino Capo di Roma Elio Toaff, con il quale, al termine della cerimonia, scambia un abbraccio fraterno. è stato il primo Papa a mettere piede in una moschea (quella Degli Ommayadi a Damasco, il 6 maggio 2001) Durante il Giubileo del 2000, inoltre, Papa Wojtyla celebra l’Eucaristia insieme con i Cardinali e domanda perdono al Signore per i peccati passati e presenti dei figli della Chiesa. E come dimenticare le Giornate Mondiale della Gioventù? La genesi di questa Giornata risale all’11-15 aprile 1984, quando a Roma si tiene il Giubileo internazionale dei giovani (in occasione del Giubileo Straordinario della Redenzione, l’Anno Santo del 1983-1984). È il primo raduno internazionale, che si svolge in seguito ad un invito del Santo Padre – dopo la recita del Regina Coeli dal balcone del Duomo di Milano, il 22 maggio 1983 – ai giovani a venire a Roma “per un incontro di preghiera, di condivisione, di conversazione, di letizia”.

Successivamente, il 30-31 marzo 1985, sempre a Roma, si tiene un Incontro con i giovani (nel contesto dell’Anno Internazionale della Gioventù, indetto dall’Onu), sul tema “Siete chiamati a costruire la pace”. Lo stesso anno, Papa Wojtyla scrive una Lettera apostolica Dilecti amici “Ai giovani e alle giovani del mondo” (pubblicata il 26 marzo 1985), in cui auspica iniziative concrete nel campo della pastorale giovanile, a livello nazionale, diocesano, parrocchiale, nell’ambito delle singole associazioni e dei singoli movimenti apostolici che raggruppano la gioventù. L’annuncio dell’istituzione della Giornata Mondiale della Gioventù avviene nel corso dell’allocuzione di Giovanni Paolo II al Collegio dei Cardinali e alla Curia Romana del 20 dicembre 1985: “Il Signore ha benedetto quell’incontro (con i giovani – la vigilia della domenica delle Palme – il 30 marzo 1985) in modo straordinario, tanto che, per gli anni che verranno, è stata istituita la Giornata Mondiale della Gioventù, da celebrare la Domenica delle Palme, con la valida collaborazione del Consiglio per i Laici”.

Poi la Giornata Mondiale del Malato: istituita il 13 maggio 1992 con una Lettera ufficiale, viene spiegata così da Giovanni Paolo II: “La celebrazione annuale della Giornata Mondiale del Malato ha lo scopo manifesto di sensibilizzare il Popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è ammalato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere in maniera particolare le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono ed operano accanto a chi soffre”. E ancora la Giornata Mondiale per la Vita Consacrata: istituita nel 1997, fu voluta da Papa Wojtyla per tre motivi: “In primo luogo – si legge nel primo Messaggio, diffuso il 6 gennaio 1997 – essa risponde all’intimo bisogno di lodare più solennemente il Signore e ringraziarlo per il grande dono della vita consacrata, che arricchisce ed allieta la Comunità cristiana con la molteplicità dei suoi carismi e con i frutti di edificazione di tante esistenze totalmente donate alla causa del Regno. (…) In secondo luogo, questa Giornata ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la stima per la vita consacrata da parte dell’intero popolo di Dio. (…) Il terzo motivo riguarda direttamente le persone consacrate, invitate a celebrare congiuntamente e solennemente le meraviglie che il Signore ha operato in loro, per scoprire con più lucido sguardo di fede i raggi della divina bellezza diffusi dallo Spirito nel loro genere di vita e per prendere più viva consapevolezza della loro insostituibile missione nella Chiesa e nel mondo”. Uniche nel loro genere, ma inizio di una vera tradizione di preghiera le giornate di preghiera di Assisi.

La prima edizione si tenne il 27 ottobre 1986, proclamato dall’Onu Anno internazionale della pace. Papa Giovanni Paolo II invitò i rappresentanti delle varie religioni del mondo nella città di San Francesco, perché si elevasse all’unico Dio, da tanti cuori e in diverse lingue, un solo canto di pace. Altri due incontri si tennero il 9 e 10 gennaio 1993, durante la Guerra dei Balcani, e il 24 gennaio 2001, a pochi mesi dagli attacchi dell’11 settembre. La tradizione della Giornata è stata poi mantenuta da Benedetto XVI, che si è recato ad Assisi il 27 ottobre 2011.

E che dire del rapporto con la comunicazione? Giovanni Paolo II è il primo Papa a pubblicare il Bilancio economico della Santa Sede (1986)è il primo Papa che invia un documento tramite Internet: è il 22 novembre 2001 e si tratta dell’Esortazione apostolica “Ecclesia in Oceania”, frutto del Sinodo speciale del 1998. Nel 1983, istituisce il CTV – Centro Televisivo Vaticano. E di primati ce ne sono tanti in diversi settori: è il primo Papa che visita il Parlamento Europeo a Strasburgo (11 ottobre 1988) è il primo Papa che visita Montecitorio, sede della Camera dei deputati (14 novembre 2002) è il primo Papa che si reca in Gran Bretagna (28 maggio-2 giugno 1982) è il primo Papa ad aprire canali diplomatici con Russia, Israele, Stati Uniti e molti altri Paesi fino ad allora privi di rapporti ufficiali con la Santa Sede è il Papa che pubblica il Catechismo della Chiesa Cattolica, diffuso l’11 ottobre 1992, nel trentesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, con la Costituzione Apostolica “Fidei Depositum”. è il Papa che promulga il nuovo Codice di Diritto Canonico (25 gennaio 1983, Costituzione Apostolica “Sacrae Disciplinae Leges”)

Fonte: Sedoc- Radio Vaticana

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