Parole dal cuore: una lettera per raccontare 25 anni di vita e di fede nel matrimonio

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In questi giorni le prestigiose Edizioni Paoline stanno distribuendo il libro “Parole dal cuore. Lettera alla mia sposa” che è appunto una lunga lettera che il diacono e giornalista Vincenzo Testa ha scritto alla sua consorte Francesca Maria Forgetta, docente di religione e madre dei suoi due figli, in occasione del loro 25° anniversario di matrimonio, 27 agosto 2014.

La prima presentazione sarà presso il Santuario Diocesano di Santa Maria del Piano in Ausonia venerdì 11 aprile 2014 alle ore 18.30 al quale l’autore è molto legato fin da bambino affidando il tutto a Maria, mamma e sposa.

Relatore Stefania De Vita, capo redattore del periodico on line Amici di Gaeta Città d’Arte, e moderatore il giornalista Simona Gionta, direttore del settimanale on line Forum, entrambe collaboratrici della pagina diocesana de L’Avvenire.

Il libro ha la prefazione del nostro Arcivescovo e l’introduzione di don Francesco Guglietta.

Inoltre gode di una post fazione di Suor Maria Pia Giudici dell’Eremo di San Biagio in Subiaco.

Nella prefazione S.E. Mons. Fabio Bernardo D’Onorio tra l’altro scrive: “Una casa sempre aperta: è l’esperienza di Vincenzo e Franca che hanno aperto sia i propri luoghi, quelli del vivere quotidiano, al Signore e ai fratelli, ma anche i loro stessi cuori”.

Maria Pia Giudice nella postfazione annota: “Sì amatevi, carissimi, e amatevi molto. Fino a diventare quel sovrappiù d’amore che può colmare tanti vuoti creati da valanghe di violenza, da tempeste d’indifferenza e di odio”.

Vincenzo Testa è laureato in filosofia, giornalista pubblicista, diacono permanente dal 2007 e svolge il suo ministero nell’Arcidiocesi di Gaeta, dove è responsabile della pagina domenicale diocesana del quotidiano L’Avvenire.

Da più di trent’anni si occupa di comunicazione, collaborando con giornali, riviste, radio e siti web. Insieme alla moglie ha curato le riflessioni ai Vangeli festivi per il mensile Il Cenacolo e attualmente per il sito: www.korazym.org

Vincenzo Testa è uno sposo che scrive alla sua sposa dopo venticinque anni di matrimonio e racconta, tutto d’un fiato, la loro storia d’amore. Lo fa con una bellissima lettera alla sua Franca, che è un vero e proprio viaggio nella memoria dove ogni cosa viene letta come un dono del Signore.

Si colgono l’intreccio degli sguardi che s’incrociano nell’incontro delle loro anime; i gesti che nella tenerezza celano un’intesa profonda e sincera; le parole che raccontano una storia vera e autentica, capace di suscitare emozioni intense in un tempo e in un mondo come il nostro dove il disincanto lascia tutto in una freddezza scontata.

Questa lettera, invece, dice che non tutto è negativo e che ci sono tante famiglie che possono testimoniare il gusto di un rapporto sponsale dove il Signore è presente con il suo Spirito.

Il racconto attraversa le fasi del fidanzamento, della preparazione e del matrimonio, la gioia per il dono dei figli, l’impegno gioioso per la loro educazione e quello nella società e nella Chiesa tra gli scout e poi nel servizio diaconale di lui e di tutti e due come famiglia.

Sullo sfondo si delineano scenari di futuro che lasciano intravedere un cammino con il Signore della vita e della storia. Un compagno di viaggio che con discrezione accompagna e guida verso l’eternità.

Da parte di chi scrive un attestato di stima e di apprezzamento verso il confratello diacono che ci dona il suo intimo pensare.

 

 

 

 

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