I francescani de La Verna da Papa Benedetto: un incontro in famiglia

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“É stato un incontro bellissimo e in qualche modo glielo dovevamo perchè due anni a causa del cattivo tempo non era potuto venire a vistare il Santuario.” Fra Massimo è ancora pieno di emozione per l’incontro con il Papa Emerito Benedetto XVI. Lui è il Padre Guardiano del Santuario Francescano che custodisce la memoria delle stimmate ricevute dal Santo di Assisi: La Verna. Un luogo di meditazione, di raccoglimento nascosto tra i monti alle spalle di Arezzo. Era maggio del 2012 ma un temporale ha impedito al Papa di arrivare dove i frati lo attendevano per pregare insieme. Così, quasi due anni dopo, sono stati i frati ad andare da lui.

Fra Massimo racconta: “ La mattina del 26 marzo siamo stati all’udienza generale a già abbiamo avuto la grandissima gioia di salutare Papa Francesco. Lo abbiamo invitato a venire a La Verna, ma lui non ci ha promesso nulla. Certo agli inviti dice sempre di si ma poi sono tanti e li deve selezionare.

Poi noi frati avevamo chiesto di salutare anche Papa Benedetto. E nel pomeriggio siamo potuti andare. Noi conosciamo molto bene il comandante della Gendarmeria Vaticana Domenico Giani che è di Arezzo ed è sempre stato molto vicino al santuario e ogni anno i gendarmi vengono a fare dei giorni di ritiro da noi a La Verna.”

Un’ atmosfera davvero familiare quella vissuta per una mezz’ora dai frati che hanno portato tanti doni a Benedetto. Dai prodotti del santuario, miele, dolci, ai cappelli e sciarpe di lana fatti a mano per il Papa da alcuni fedeli, con un invito : “ Santità, l’invito per venire a La Verna è sempre valido, ma siccome fa freddo intanto le portiamo qualche indumento adatto. Il Papa ha sorriso e si è provato i cappelli per trovare la misura giusta.” Un momento molto familiare, una vista di cortesia senza problemi.

“ Noi volevamo salutarlo e portare i doni che avevamo preparato per lui due anni fa. Tra l’altro un libro con gli atti di un convengo su San Bonaventura del 2009 per i 750 anni dell’ Itinerario. Joseph Ratzinger ha scritto il suo dottorato sul santo francescano.”

Fra Massimo racconta che “Benedetto era molto dispiaciuto di non aver potuto essere a La Verna, e abbiamo ricordato insieme della visita che invece aveva fatto da cardinale nel 1988 per celebrare la messa per chiudere un simposio dedicato a San Bonaventura. Il Papa ha una memoria perfetto ed è davvero lucidissimo. Si ricordava i particolari di quella vista, una meraviglia. E’ una persona speciale, ascoltarlo è bellissimo.”

Come avete reagito alla notizia della rinuncia di Papa Benedetto? “ All’inizio eravamo spiazzati. Ma poi capendo meglio abbiamo visto che è stato un bellissimo gesto. Perché certo nonostante sia ancora molto lucido e ovvio che non aveva le forze per assolvere al suo ministero, è ha creduto meglio per il bene della Chiesa di compiere questo gesto. Del resto è lo Spirito che guida la Chiesa. E secondo me è stato un gesto che ha permesso a tutti di capire la vera personalità di Papa Benedetto, che magari a qualcuno sembrava più distante. Mentre invece non è davvero così. E lo abbiamo visto nell’ incontro a casa sua. Si vede che è un uomo molto semplice.”

Tra i regali uno in particolare rimane come dono spirituale per il Santuario de La Verna: il Papa ha pregato la preghiera preparata per la visita del 2012. Poi Benedetto ha firmato la pergamena che ora è affissa nella cappella del convento e ogni giorno i frati la recitano insieme ai fedeli, insieme alla preghiera che ci lasciò Giovanni Paolo II quando venne in visita nel 1993.”

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