Terra Santa e Sri Lanka. La preghiera del papa

Panoramica di piazza San Pietro
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Il popolo della Terra Santa “possa conoscere la pace e vivere nella fraternità”. È l’asupicio lanciato da Papa Benedetto XVI, al termine della preghiera del Regina Coeli, davanti a una piazza San Pietro gremita. Durante i saluti in lingua francese, il Pontefice ha ricordato il suo recente viaggio in Giordania, Israele e Territori Palestinesi, chiedendo ancora una volta il dono della pace per quella terra.

“Vi chiedo di pregare con me per i cristiani del Medio Oriente – ha detto nei saluti in lingua inglese – rafforzino il loro legame con Cristo e venga loro concesso il dono dell’amore e della riconciliazione. I cristiani, in collaborazione con i loro vicini ebrei e musulmani e tutti gli uomini di buona volontà – ha concluso – lavorino in armonia per costruire un futuro di giustizia e di pace in queste terre”. E c’è poi l’appello per lo Sri Lanka. Il papa assicura “affetto e vicinanza spirituale ai civili che si trovano nella zona dei combattimenti, nel nord del Paese”. “Si tratta – prosegue Ratzinger – di migliaia di bambini, donne, anziani, a cui la guerra ha tolto anni di vita e di speranza. Al riguardo, desidero ancora una volta rivolgere un pressante invito ai belligeranti, affinché ne facilitino l’evacuazione e unisco, a questo scopo, la mia voce a quella del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che appena qualche giorno fa ha chiesto garanzie per la loro incolumità e sicurezza”. “Chiedo inoltre alle istituzioni umanitarie, comprese quelle cattoliche, di non lasciare nulla d’intentato – conclude il Papa – per venire incontro alle urgenti necessità alimentari e mediche dei profughi. Affido quel caro Paese alla materna protezione della Vergine Santa di Madhu, amata e venerata da tutti i srilankesi, ed elevo le mie preghiere al Signore affinché affretti il giorno della riconciliazione e della pace”.

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