“Per sempre”, la sfida degli sposi cristiani

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Alcuni estratti dello splendido discorso che Papa Francesco ha rivolto ai fidanzati di tutto il mondo. Oltre 25 mila i partecipanti, provenienti da circa trenta Paesi, che hanno preso parte al grande raduno in Piazza San Pietro nel giorno di San Valentino, rispondendo ad un invito promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. In questa breve sintesi ne viene fuori una sorta di vademecum utilissimo per i fidanzati e gli sposi che desiderano fondare la propria unità coniugale su basi cristianamente solide. Il neretto è nostro.

Cosa intendiamo per “amore”?
Oggi tutto cambia rapidamente, niente dura a lungo… E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: “stiamo insieme finché dura l’amore”, e poi? Tanti saluti e ci vediamo… E finisce così il matrimonio. Ma cosa intendiamo per “amore”? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! Costruire qui significa favorire e aiutare la crescita. Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre.

“Per sempre”, la sfida degli sposi cristiani
Dunque come si cura questa paura del “per sempre”? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi – passi piccoli, passi di crescita comune – fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il “per sempre” non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani.

Moltiplicate il vostro amore
Chiedete a Gesù di moltiplicare il vostro amore. Nella preghiera del Padre Nostro […]. Gli sposi possono imparare a pregare anche così: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”, perché l’amore quotidiano degli sposi è il pane, il vero pane dell’anima, quello che li sostiene per andare avanti.

L’arte del vivere insieme
Vivere insieme è un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante. Non finisce quando vi siete conquistati l’un l’altro… Anzi, è proprio allora che inizia! Questo cammino di ogni giorno ha delle regole che si possono riassumere in queste tre parole […] permesso, grazie e scusa.

Le regole dell’amore: permesso, grazie e scusa
“Posso-Permesso?”. E’ la richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro con rispetto e attenzione. […] Chiedere permesso significa saper entrare con cortesia nella vita degli altri. […] A volte invece si usano maniere un po’ pesanti, come certi scarponi da montagna! L’amore vero non si impone con durezza e aggressività. […] Sì, la cortesia conserva l’amore. E oggi nelle nostre famiglie, nel nostro mondo, spesso violento e arrogante, c’è bisogno di molta più cortesia. E questo può incominciare a casa.

“Grazie”. Sembra facile pronunciare questa parola, ma sappiamo che non è così… Però è importante! La insegniamo ai bambini, ma poi la dimentichiamo! La gratitudine è un sentimento importante! […] Nella vita matrimoniale, è importante tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio, e ai doni di Dio si dice grazie! […] Bisogna sapersi dire grazie, per andare avanti bene insieme nella vita matrimoniale.

“Scusa”. Nella vita facciamo tanti errori, tanti sbagli. Li facciamo tutti. […] Tutti ne facciamo! Tutti! Forse non c’è giorno in cui non facciamo qualche sbaglio. La Bibbia dice che il più giusto pecca sette volte al giorno. E così noi facciamo sbagli… Ecco allora la necessità di usare questa semplice parola: “scusa”.

Non esistono famiglie, coniugi e suocere perfette
Sappiamo tutti che non esiste la famiglia perfetta, e neppure il marito perfetto, o la moglie perfetta. Non parliamo della suocera perfetta…. Esistiamo noi, peccatori. Gesù, che ci conosce bene, ci insegna un segreto: non finire mai una giornata senza chiedersi perdono, senza che la pace torni nella nostra casa, nella nostra famiglia. […] Mai finire… perché se tu finisci la giornata senza fare la pace, quello che hai dentro, il giorno dopo è freddo e duro ed è più difficile fare la pace. Ricordate bene: mai finire la giornata senza fare la pace! Se impariamo a chiederci scusa e a perdonarci a vicenda, il matrimonio durerà, andrà avanti.

Il matrimonio è una festa
Il matrimonio è una festa – una festa cristiana, non una festa mondana! […] Ciò che renderà pieno e profondamente vero il vostro matrimonio sarà la presenza del Signore che si rivela e dona la sua grazia. È la sua presenza che offre il “vino buono”, è Lui il segreto della gioia piena, quella che scalda il cuore veramente. […] Al tempo stesso, però, è bene che il vostro matrimonio sia sobrio e faccia risaltare ciò che è veramente importante. Alcuni sono più preoccupati dei segni esteriori, del banchetto, delle fotografie, dei vestiti e dei fiori… Sono cose importanti in una festa, ma solo se sono capaci di indicare il vero motivo della vostra gioia: la benedizione del Signore sul vostro amore. […]

Il matrimonio è un lavoro
Il matrimonio è anche un lavoro di tutti i giorni, potrei dire un lavoro artigianale, un lavoro di oreficeria, perché il marito ha il compito di fare più donna la moglie e la moglie ha il compito di fare più uomo il marito. […] Questo si chiama crescere insieme. Questo non viene dall’aria! Il Signore lo benedice, ma viene dalla vostre mani, dai vostri atteggiamenti, dal modo di vivere, dal modo di amarvi. Farci crescere! Sempre fare in modo che l’altro cresca. Lavorare per questo. […] E i figli avranno questa eredità di aver avuto un papà e una mamma che sono cresciuti insieme, facendosi – l’un l’altro – più uomo e più donna!

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