Il papa: il mondo ha bisogno di segni di unità

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“Un segno visibile del mistero di unità”, di questo ha bisogno il mondo. Il papa lo ha ricordato ricevendo in Vaticano i membri della Commissione congiunta internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali.  “Ognuno di voi – ha detto – contribuisce a questo compito non solo con la ricchezza della propria tradizione, ma anche con l’impegno delle Chiese partecipanti a questo dialogo per superare le divisioni del passato e per rafforzare la testimonianza comune dei cristiani dinanzi alle enormi sfide che i credenti devono affrontare oggi”.

E ancora: ”Nel vostro sesto incontro si sono compiuti passi importanti soprattutto nello studio della Chiesa come comunione. Il fatto stesso che il dialogo sia proseguito nel tempo e venga ospitato ogni anno da una delle diverse Chiese che rappresentate è di per sé un segno di speranza e d’incoraggiamento. Dobbiamo solo volgere la nostra mente verso il Medio Oriente — da dove provengono molti di voi — per vedere che sono urgentemente necessari semi autentici di speranza in un mondo ferito dalla tragedia della divisione, del conflitto e dell’immensa sofferenza umana.” Il pensiero del papa è rivolto proprio in particolare alla Terra Santa per la quale domani si celebra una giornata speciale di preghiera. Per l’ occasione padre Pizzaballa , custode di Terrasanta, ha pubblicato un messaggio. “La pace ha un prezzo, si legge nel testo, la pace esige la conversione, la conversione ci porta a perdonare per essere perdonati. Esige opere di compassione e di comprensione, di giustizia e di misericordia”. In più di 400 città dei 5 continenti, alcune realtà giovanili daranno vita ad una preghiera continuativa di 24 ore, scandita da celebrazioni eucaristiche ed adorazioni ininterrotte per chiedere a Dio il dono della pace in Terrasanta. “Accogliere la pace vuol dire esserne disposti a pagarne il prezzo” spiega Pizzaballa.

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