Ma cosa dice davvero il Papa?

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Uno dei problemi più grandi di questi tempi per un cattolico “della strada” è capire che cosa dover capire. Mi spiego meglio. A leggere con attenzione certi commenti sul Papa e sul Vaticano, sulla Chiesa e via dicendo, sembra che la Santa Chiesa cattolica sia composta da disturbati mentali che vivono cercando ogni giorno nuove metodologie di marketing per vendere meglio qualche prodotto.

O ancora, sembra che nella Chiesa sia in atto una perenne guerra tra opposte fazioni che cercano di ottenere potere e gloria nemmeno fossimo nel più cupo tempo dei Borgia. O anche che so cerchino strade per una migliore strategia di governo e partecipazione di massa e via dicendo. Si rischia di trovarsi davvero confusi, strattonati da una parte e dall’altra senza sapere dove posare il capo e il cuore. Coma si fa in mezzo a questo baccano a sentire il sussurro della voce di Dio che a volte si nasconde affinché in noi cresca la voglia di cercarlo?

Come si fa ad ascoltare le parole del Vangelo e del Papa? Quelle vere ovviamente, non quelle strombazzate e strapazzate per farle diventare ciò che serve all’uno o all’altro.

In effetti la ricetta è semplice quanto difficile da realizzare. Basta informarsi. Ascoltare tutto all’origine e non fidarsi dei commenti. Quelli tendono a convincerti di qualcosa che magari nel testo non c’è.

Le parole del Papa ad esempio. I testi delle catechesi a volte sono più ricchi di quello che sentiamo. Passano sui media solo le frasette ad effetto, e poco i contenuti. A volte è anche vero che il testo preparato viene sostituto dal Papa con frasi improvvisate. Come è successo per la Messa al Verano del 1 novembre.

Nei pontificati precedenti il testo preparato veniva comunque “dato per letto”. Ora non più. Questo ci impegna di più come giornalisti ovviamente, e impegna di più anche la comunicazione vaticana.

Un invito a vedere in diretta cosa dice e fa il Papa. E’ anche vero purtroppo che molte delle attività del Papa non sono in diretta tv e che spesso il Centro Televisivo Vaticano distribuisce le immagini prima ai tg e solo dopo le mette a disposizione di tutti nei canali ufficiali. Ma pazienza. Se i tempi per arrivare alla fonte della notizia sono lunghi non perdete la speranza e non lasciatevi indurre in strane tentazioni sensazionalistiche su sondaggi ed exit poll da noi giornalisti sempre a caccia di un titolo. Andate sempre oltre il titolo, per prima cosa, e poi ricordate: a volta le “spariamo grosse”, ma la cosa che conta e che ogni lettore ha la libertà di cercare la verità. Le nostre sono solo opinioni, quando non facciamo cronaca.

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