Papa Francesco celebra la messa per Giovanni Paolo II con la comunità polacca

Condividi su...

A sorpresa questa mattina Papa Francesco si è recato alla tomba del beato Giovanni Paolo II nella Cappella di San Sebastiano nella Basilica Vaticana,  per presiedere la liturgia che ogni giovedì riunisce i fedeli polacchi. Nella breve omelia in italiano il Papa ha spiegato le letture.

“ Il cristiano, ha detto, è quello che si sente guardato dal Signore con quello sguardo tanto bello. Amato dal Signore e amato fino alla fine, perché sa che la sua vita è stata salvata. Questo è un rapporto d’amore”. E poi ha proseguito. “ Una cosa che mi colpisce è la tristezza di Gesù quando guarda Gerusalemme. Ma tu Gerusalemme che non ha i capito l’amore, non hai capito la tenerezza di Dio. Con quell’immagine tanto bella che dice Gesù. Non capire l’amore di Dio. Il contrario di quello che sentiva Paolo. Mah si, Dio mi ama, Dio ci ama, ma è una cosa astratta! E’ una cosa che non mi tocca il cuore. Ma io mi arrangio nella vita come posso! Non c’è fedeltà a Dio. E il pianto del cuore di Gesù verso Gerusalemme è questo: Gerusalemme tu non sei fedele. Tu non ti sei lasciata amare e tu ti sei affidata a tanti idoli che ti promettevano tutto ti dicevano di darti tutto, poi ti hanno abbandonata. Il cuore di Gesù, la sofferenza dell’amore di Gesù, un amore non accettato, non ricevuto. Queste due icone oggi. Quella di Paolo che resta fedele fino alla fine all’amore di Gesù. Di la trova la forza per andare avanti, per sopportare tutto. Lui si sente debole, si sente peccatore, ma ha la forza nell’amore di Dio, dall’incontro che ha avuto con Gesù Cristo. Dall’altra parte la città e il popolo infedele, non fedele che non accetta l’amore di Gesù, o peggio ancora che vive questo amore ma a metà, un po’ si un po’ non secondo le proprie convenienze. Guardiamo Paolo con il suo coraggio che viene da questo amore e guardiamo Gesù che piange su quella città che non è fedele. Guardiamo la fedeltà di Paolo e la infedeltà di Gerusalemme. E la centro guardiamo Gesù il suo cuore che ci ama tanto. E possiamo farci una domanda: assomiglio più a Paolo o a Gerusalemme. Il mio amore a Dio è tanto forte come quello di Paolo o il mio cuore è un cuore tiepido come quello di Gerusalemme.

Il Signore per intercessione del beato Giovanni Paolo II ci aiuti a rispondere a questa domanda!”

La Messa del giovedì per i polacchi è una consuetudine iniziata dallo stesso Papa Giovanni Paolo II.  A mantenere l’appuntamento dopo la morte del Papa è stato Konrad Krajewski, oggi il neo elemosiniere di Sua Santità,  che ovviamente era presente anche questa mattina.

Alla Messa vista la vicinanza con le celebrazioni di Tutti i Santi e la commemorazione dei defunti (celebrata ancora molto in Polonia con le Messe e visite in tutti i cimiteri) hanno partecipato pochissimi pellegrini dalla Polonia, ma soprattutto coloro  che abitano e lavorano a Roma o in Vaticano. Molti invece i concelebranti. Tra i presenti c’erano alcuni collaboratori di Papa Francesco: l’ aiutante di anticamera Sandro Mariotti, alcune guardie svizzere e gendarmi vaticani, e alcuni sanpietrini. Tra  i presenti anche le suore del magazzino che preparano le vesti per le Messe per il Papa e alcune suore che cucinano per la guardie svizzere ed altre del Vaticano.

A differenze delle Messe a Santa Marta, non c’è stato il baciamano alla termine della celebrazione.

Le Messa come ogni giovedì era accompagnata dal canto di un coro di suore polacche.

Free Webcam Girls
151.11.48.50