Papa Francesco: lo studio su Gesù di Papa Benedetto è un dono per tutta la Chiesa

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Che al premio Ratzinger non ci sia Ratzinger è sembrato strano, ma oggi poco dopo mezzogiorno nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, è stato Papa Francesco a consegnare  il “Premio Ratzinger” istituito nel 2011 dalla “Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”. La consegna è arrivata al termine del convegno dedicato proprio al “Gesù” secondo la lettura di Joseph Ratzinger. Un dono singolare quello che il Papa Emerito Benedetto XVI ha lasciato alla Chiesa. Parola di Papa Francesco che con un breve discorso ha consegnato il Premio. E a proposito del libro su Gesù di Papa Benedetto, Papa Francesco ha detto: “Mi ricordo che quando uscì il primo volume, alcuni dicevano: ma che cos’è questo? Un Papa non scrive libri di teologia, scrive encicliche!… Certamente Papa Benedetto si era posto questo problema, ma anche in quel caso, come sempre, lui ha seguito la voce del Signore nella sua coscienza illuminata.” Un dono alla Chiesa, il dono della “sua conoscenza di Gesù, frutto di anni e anni di studio, di preghiera, di confronto teologico, e l’ha messa a disposizione nella forma più accessibile.” Solo il Signore sa quanto bene ha fatto questo dono, dice Papa Francesco “tante persone che grazie ai libri su Gesù di Nazaret hanno nutrito la loro fede, l’hanno approfondita, o addirittura si sono accostati per la prima volta a Cristo in modo adulto, coniugando le esigenze della ragione con la ricerca del volto di Dio.” E, conclude il Papa: “l’opera di Benedetto XVI ha stimolato una nuova stagione di studi sui Vangeli tra storia e cristologia.” Papa Francesco, riferendosi di fatto alla famosa affermazione di Von Balthasar, ha detto che Ratzinger faceva una “teologia in ginoccio”, cioè da credente , e ha rivelato di averlo incontrato pochi giorni fa. In effetti è ormai noto che Francesco è spesso ospite al Monastero Mater Ecclesiae.

Dopp il discorso è avvenuta la premiazione di Richard Burridge e Christian Schaller.

Il Rev. Professor Richard A. Burridge (nato l’11 giugno 1955) è Decano del King’s College London, dove è anche Professore di Interpretazione Biblica. Richard Burridge ha conseguito gli studi e un Master all’University College di Oxford e un Dottorato di ricerca all’Università di Nottingham. La sua tesi dottorale sul genere dei Vangeli è stata pubblicata nel 1992 con il titolo “What are the Gospels? A Comparison with Graeco-Roman Biography” (“Cosa sono I Vangeli? Un Paragone con la Biografia Greco-Romana”) ed è molto influente. Prima di entrare al King’s College London, Richard Burridge è stato Cappellano dell’Università di Exter (1987-1994), dove ha anche insegnato Teologia e Classici. Ha iniziato la carriera come classicista e maestro alla Sevenoaks School (1978-1982) ed ha proseguito gli studi per il sacerdozio anglicano al St. John’s College di Nottingham. E’ stato ordinato diacono nel 1985 e sacerdote nel 1986 ed è stato Curate al St Peter and St Paul, Bromley, nel Kent (1985-1987). Richard Burridge è stato Decano del King’s College London dal 1994 ed è stato eletto Membro dell’Istituto nel 2002. Nel 2007 è stato nominato Direttore degli Studi sul Nuovo Testamento e nel 2008 gli è stata assegnata una Cattedra in Interpretazione Biblica. Richard Burridge è membro del Sinodo Generale della Chiesa di Inghilterra e della commissione per la convalida dei corsi per l’ordinazione e l’istruzione teologica (1996-2004); attualmente presta servizio come rappresentante dei Commissionari di Chiesa ed è inoltre Vice-presidente dell’Ethical Investment Advisory Group (gruppo di consulenza sugli investimenti etici). Richard Burridge è stato socio membro della Cumberland Lodge dal 1998 al 2008.

Christian Schaller, nato a Monaco di Baviera nel 1967, ha studiato alla facoltà di teologia della “Ludwig-Maximilians-Universität” della sua città natale. Già nella sua “Diplomarbeit” (tesina di licenza)  si è occupato di un aspetto della  teologia di  Joseph Ratzinger / Benedetto XVI: “L´Ecclesiologia eucaristica nel contesto della Sacramentralità della Chiesa” è stato il titolo della tesina (dell´elaborato) presentata al Prof. Dr. Gerhard Ludwig Müller. Negli anni 1997-2000  è stato collaboratore scientifico della cattedra di Teölogia sistematica per futuri professori di liceo alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco e del Progetto di Ricerca “Religio. La storia di un concetto fondamentale  moderno dal Cristianesimo antico fino al  Novecento.” Durante  il periodo come collaboratore scientifico della Cattedra di  Dogmatica (2000-2003) all´Università di Monaco  è nata la tesi di dottorato  che dimostra, rispetto all´Ottocento, gli sviluppi ecclesiologici  che conducevano a  una  autotematizzazione intensa della Chiesa  nel Concilio Vaticano Secondo e sono confluiti nella Costituzione sulla Chiesa  Lumen gentium.  In primo piano  si  è trattato dell´analisi del concetto “Sacramentalità della Chiesa” nelle sue coordinate neotestamentarie e della storia della teologia nonché  dell´esposizione sistematica nell´Ottocento e nel Novecento. Dal 2003 al 2012 Christian Schaller è stato il collaboratore teologico del Vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller e al contempo, dal 2008,  Direttore sostituto (vicario) dell´Institut Papst Benedikt XVI.  a cui è affidatta  l´edizione della pubblicazione  ”Joseph Ratzinger – Gesammelte Schriften”  (öpera omnia), l´istituzione di una biblioteca specializzata e di un archivio per la ricerca scientifica  dell´opera teologica del Papa emerito. Tra le pubblicazioni di Schaller  si trovano i contributi “La ‘cattolicità  non perduta’ Joseph Ratzinger e le Chiese Ortodosse” nonché – come co-editore –  i “Ratzinger-Studien” (dal 2008) e le comunicazioni “Mitteilingen. Institut Papst Benedikt XVI.” (dal 2008).  Argomenti principali del lavoro di Schaller sono la Cristologia e l´Eccesiologia.

Peccato davvero che di questo momento non ci siano state immagini in diretta ne per il giornalisti ne per i fedeli che seguono l’attività del Papa via internet sui siti ufficiali del Vaticano. Abbiamo dovuto attendere che tv e siti commerciali trasmettessero qualche misero spezzone.

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